Quello che... accade a Casoria

Casoria 4 marzo 2011

CONTRIBUTI FITTI SMASCHERATI 35 FINTI AVENTI DIRITTI

Ai raggi X dichiarazioni dei redditi e situazioni familiari: prime esclusioni

Domenico Maglione 

Avevano creduto di fare i furbi presentando false dichiarazioni dei redditi per accedere al contributo regionale per il fitto casa. Ma un rapido controllo per via telematica, con i dati in possesso all’Agenzia delle entrate, è stato proficuo per smascherare i potenziali truffatori che ora verranno denunciati alla procura della Repubblica. La verifica, partita dal Comune di Casoria su appena il 10 per cento di quelli che erano stati valutati come beneficiari, ha messo in evidenza una elevatissima percentuale di falsi dichiaranti. In pratica, su 120 pratiche esaminate i dirigenti del Palazzo di piazza Domenico Cirillo hanno provveduto a escludere 35 famiglie per le quali il reddito è risultato più alto di quello riportato. A carico degli esclusi, ai quali è stato notificato il provvedimento attraverso lettera raccomandata, ora verrà avviato un procedimento penale. Nel frattempo, l’ente locale ha provveduto a inviare all’Agenzia delle entrate l’elenco completo dei beneficiari presenti nella graduatoria comunale per un riscontro completo e dettagliato di tutte le posizioni reddituali. Ovviamente, per chi ha dichiarato il falso il risultato sarà uguale a quello dei 35 già esclusi. «L’adozione di percorsi di legalità e trasparenza favoriscono finalmente i veri indigenti in questa città - dicono i rappresentanti di alcune famiglie di disoccupati che da mesi chiedono al Comune una politica adeguata per favorire il reinserimento al lavoro di centinaia di inoccupati - Bisognerebbe scovare anche i furbi che approfittano del sistema sanitario nazionale per avere false esenzioni ticket e quant’altro per risparmiare sulla spesa di farmaci e prestazioni diagnostiche. O quelli, ancora, che usufruiscono senza diritto di buoni libro per i figli in età scolare». Le 35 persone denunciate avevano partecipato all’iniziativa che la Regione, insieme con Comuni e Governo, ha varato mettendo a disposizione un fondo speciale per aiutare alcune famiglie, in base alle condizioni di reddito, a sostenere il costo per l’affitto dell’appartamento in cui risiedono. Il contributo andava richiesto al Comune dai cittadini italiani ma anche dagli stranieri con il permesso o la carta di soggiorno. Per avere diritto al contributo occorre avere un contratto di locazione registrato oppure un contratto di assegnazione di un alloggio di cooperativa a proprietà indivisa. Tra i requisiti, inoltre, c’è quello di avere la residenza nel Comune ovviamente dove è ubicato l’alloggio, non essere affittuari di un appartamento di edilizia residenziale pubblica né, salvo casi particolari, di un alloggio comunale, non avere diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su una casa situata in ambito provinciale e non essere, infine, titolare di una quota di un alloggio superiore al 50% (la ”nuda proprietà” non preclude l’accesso al contributo).

Via Cavour in una notte di pioggia
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Via S. Croce - crollo anni 90
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