Cronistoria elettorale

Casoria 24 luglio 2011

Domani si riunisce l’assembla comunale ma ancora non c’è l’accordo sul nome

IN CONSIGLIO IL DUELLO INFINITO SUL PRESIDENTE

Il centrosinistra diviso

Il centrodestra accusa: insediamento illegale

Domenico Maglione 

Manca ancora l’intesa sull’elezione del presidente del consiglio e probabilmente non arriverà nemmeno in tempo per l’ennesima assemblea comunale, convocata appositamente per la terza volta consecutiva per domani pomeriggio. Non è partita sicuramente con il vento in poppa la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Vincenzo Carfora, fortemente contestata peraltro dai rappresentanti del centrodestra che, con un’interrogazione parlamentare del deputato Mario Landolfi, chiamano in causa il ministero dell’Interno su alcune presunte illegittimità avvenute all’atto dell’insediamento, appena qualche settimana fa, del nuovo consiglio comunale. Ma andiamo per ordine. Ad avere i mal di pancia nella maggioranza sono i rappresentanti di Italia dei valori, d’accordo per votare un esponente del Pd alla carica numero uno dell’assise cittadina ma per nulla orientati a mollare sul nome che i democratici invece vorrebbero far passare e cioè quello del primo eletto, Pasquale Fuccio. Al di là di qualche personalismo che pure continua ad animare la contesa tra le parti, originata da vecchie ruggini sfociate con il veto, alla vigilia della presentazione delle candidature, di Fuccio a una probabile leadership nel centrosinistra del candidato di Idv, Raffaele Bene (non eletto ma ora assessore nell’esecutivo guidato da Carfora), il tutto si potrebbe risolvere se il partito che fa capo a Di Pietro potesse avere quell’incarico in più di sottogoverno (la presidenza della società di Casoria Ambiente) che da tempo e con insistenza chiede per accontentare, a quanto pare, il segretario cittadino del partito Raffaele Aiello. Ma l’ex senatore socialista Tommaso Casillo, ora assessore al Comune in quota Api, che della maggioranza è l’autentico leader, non ha alcuna intenzione di mollare. Prima del consiglio comunale, convocato per domani alle 15, comunque, ci sarà una riunione di tutti i capigruppo nella trepidante attesa degli interessati che si possa concludere felicemente con la classica fumata bianca. Ma le posizioni appaiono così rigide che, almeno al momento, non lasciano presagire sviluppi positivi. La minoranza, ma non il Pdl, nel frattempo spara a zero e cerca con un colpo a effetto di mandare addirittura il centrosinistra subito a casa. Il ragionamento, per grossi capi, è questo: il sindaco ha nominato quattro assessori (D’Anna, Tignola, Marino e Marro), risultati eletti al consiglio comunale, prima che questi si insediassero nel civico consesso facendo di fatto venire meno, secondo l’opposizione, il numero legale necessario per la convalida dell’assemblea. Da qui l’interrogazione parlamentare e la battaglia a colpi di carta bollata per azzerare il consiglio comunale. Ma dal Palazzo di piazza Cirillo garantiscono però che è tutto a posto mostrando pareri e consulenze tecnico-legali.

Casoria 7 luglio 2011

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - IDV APRE LA CRISI

"Nessuna intesa per la nomina e non è stato presentato alcun candidato"

Domenico Maglione 

«La nomina del presidente del consiglio? Non ci risulta che ci sia già un accordo. Non abbiamo partecipato sull’argomento ad alcuna riunione e, tra l’altro, non ci è stato proposto il nome di un eventuale aspirante». Le dichiarazioni di Raffaele Aiello, segretario cittadino di Idv, partito che è parte integrante della maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Vincenzo Carfora, danno l’impressione di un quadro politico se non conflittuale, sicuramente al momento disunito su scelte importanti per il futuro gestionale della città. «Che la carica numero uno dell’assemblea cittadina spetti al Pd sicuramente non ci vede contrari ma quale sia il candidato lo andremo a verificare in una riunione che ci auguriamo arrivi a breve. L’obiettivo è di attuare una scelta condivisa e non come è accaduto per i dirigenti, che sono stati individuati esclusivamente dal sindaco senza interpellare i partiti, o quantomeno noi dell’Idv», aggiunge Aiello che dimostra l’intenzione di aprire subito una frattura all’interno della coalizione di centrosinistra. «Sulla scelta dei dirigenti ci piacerebbe conoscere anche la verità su qualcuno, addirittura di fuori città, che ha un’antica militanza nel centrodestra. Forse era il tributo che il primo cittadino ha dovuto pagare per qualche accordo trasversale in campagna elettorale?» fa notare maliziosamente qualche altro esponente dello stesso centrosinistra. L’illusione sicuramente non è per Ciro De Rosa (anagrafe), tra l’altro residente a Casoria da anni, che dovrebbe essere l’unico, tra quelli della vecchia guardia, ad essere riconfermato perché ritenuto professionista capace e attento dal neo sindaco Vincenzo Carfora. L’attenzione è spostata sul dirigente dell’area finanziaria (Alfonso Setaro) che, secondo alcuni, sarebbe molto vicino al senatore Vincenzo Nespoli. Per il resto della squadra dirigenziale, l’assetto è già stato trovato con la nomina di Giovanni Cresci (Affari generali), Salvatore Napolitano (Urbanistica), Gennaro Esposito (Lavori pubblici), Salvatore Petillo (Servizi sociali) e Michele Pezzullo (Polizia urbana).

Casoria 5 luglio 2011

La ratifica dell’accordo e il voto nella prima seduta dell’assise cittadina

INTESA PER IL CONSIGLIO, FUCCIO SARA' IL PRESIDENTE

Per i dirigenti comunali annunciati una serie di avvicendamenti nei settori chiave

Domenico Maglione 

Ha l'accordo su tutto la maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Vincenzo Carfora. Anche per il presidente del consiglio comunale non ci saranno problemi: sarà Pasquale Fuccio, primo eletto del Pd, a ricoprire l'incarico di numero uno dell'assise cittadina. Viaggia proprio con il vento in popppa la nuova coalizione che ha preso il posto dell'amministrazione comunale di centrodestra guidata da Stefano Ferrara. Il centrosinistra, infatti, non perderà molto tempo e nel primo consiglio comunale ratificherà l'accordo per la presidenza. Ma che il primo cittadino voglia fare le cose per bene si capisce anche dalla celerità con la quale sembra avere già preso la decisione per nominare i nuovi dirigenti, cioè coloro che dovranno accelerare il processo di riorganizzazione della macchina amministrativa ccomunale. C'è l'orientamento da parte della maggioranza di lasciare al proprio posto qualcuno dei dirigenti, ovviamente quelli che si sono meglio e di più evidenziati negli ultimi mesi, nominati dall'ex sindaco Ferrara. Andranno via, a quanto sembra, De Dominicis, Desiderio, Fontanella e Guido. Per gli altri ci potrebbe essere qualche ripescaggio. Per coprire i vuoti, invece, non è escluso qualche ritorno importante (Scafuto?) mentre per Salvatore Pallara, altro ex, potrebbe arrivare un incarico di Direttore generale. «L'obiettivo è di dare una scossa forte, cambiando il corso gestionale di questa città - fanno rilevare gli attuali inquilini del Palazzo di piazza Domenico Cirillo -. La nostra sarà un'amministrazione che si vuole fortemente distinguere per concretezza e celerità nei processi: ai cittadini vogliamo garantire finalmente una città più a misura d'uomo e con meno problemi». Ad incominciare da quello dei rifiuti, ormai una emergenza sociale. Il sindaco e l'assessore alla sicurezza urbana, Tommaso Casillo, hanno indirizzato una nota al direttore generale della società in house «Casoria Ambiente», che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, e al comandante della polizia municipale affinchè «si affianchino ai vigili ambientali mezzi di raccolta e operatori per risalire, con opportune indagini, ai responsabili dei reati di abbandono abusivo di rifiuti solidi urbani». «Stiamo compiendo un grande sforzo per ripulire la città, anche con l'ampliamento del progetto di raccolta differenziata ai quartieri del centro cittadino dove finora il porta a porta era fantasma», dice Vincenzo Carfora. «Allo sforzo dell'amministrazione - aggiunge l'assessore Tommaso Casillo - deve corrispondere una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini i quali devono rendersi conto che l'abbandono incondizionato dei rifiuti oltre a provocare un danno all'ambiente è anche un reato. Per questo, puntiamo in maniera parallela a un sistema efficiente di raccolta e all'intensificazione dei controlli per stanare chi dimostra di non avere scrupoli».

Casoria 29 giugno 2011

Primo ostacolo per la giunta

CENTRALE A BIOMASSE NUOVO BRACCIO DI FERRO

La maggioranza non trova l'accordo sul presidente e per ora la spunta Polizio

 L'unica novità è legata alla giusta ambizione di un singolo consigliere, Emilio Polizio, che nella conta definitiva dei voti scavalca il suo collega di partito, Andrea Capano, e acquisisce il privilegio di presiedere il consiglio comunale, fin quando la maggioranza non troverà l'intesa per eleggere un nuovo rappresentante. Per il resto la proclamazione dei consiglieri comunali eletti, che avverrà oggi da parte dell'ufficio elettorale centrale, non riserverà altre sorprese. Anche la voce secondo la quale il Pdl avrebbe acquisito un terzo consigliere a discapito di un altro partito del centrodestra è destituita di ogni fondamento: lo scacchiere resta ormai quello noto e ora non rimane altro ai neo eletti se non di ritrovarsi subito per la prima seduta della nuova assise cittadina e cimentarsi immediatamente nella risoluzione dei problemi. Sui quali, per la verità, ha incominciato a mettere mano l'assessore alle Attività produttive, Tommaso Casillo, che ha ottenuto dall'Arin la disponibilità di sospendere ulteriormente i lavori per la realizzazione della centrale a biomasse per la produzione di energia elettrica attraverso la combustione di olii vegetali. «Apprezziamo la disponibilità della società e puntiamo a trovare insieme una soluzione ad una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini, soprattutto a quelli del megarione di Arpino», dice Casillo. Ma al Palazzo di piazza Domenico Cirillo nessuno nasconde la preoccupazione che nasce su una questione sicuramente molto complessa. Appare difficile fare dietro-front dopo che l'Arin, la società che sta realizzando l'impianto nei pressi della circumvallazione esterna, ha ottenuto tutti i permessi necessari per avviare i lavori. L'interruzione ripetuta di questi ultimi, peraltro, potrebbe costare molto cara al Comune se poi non dovesse essere provata la necessità dei ripetuti provvedimenti. Si prefigura, insomma, un braccio di ferro.

Casoria 25 giugno 2011

Tommaso Casillo, delegato alle attività produttive, pronto a lanciare la sfida

GIUNTA CARFORA GIA' AL LAVORO PER IL RILANCIO

Lunedì proclamazione degli eletti e nomina del presidente

Domenico Maglione 

Una giunta di politici e non di tecnici per raccogliere la sfida e avviare finalmente il cambiamento. Entra nel vivo l’azione amministrativa a Casoria, città dove, dopo la giunta, lunedì avverrà anche la proclamazione del nuovo Consiglio da parte della commissione elettorale. L’obiettivo dell’amministrazione di centrosinistra, intanto, appare ben definito. Come afferma Tommaso Casillo, ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Prodi ed ex assessore regionale all’Industria. «Inseguiamo mete importanti, sappiamo che non possiamo fallire questo appuntamento fondamentale per la città - dice Casillo, che ricopre il ruolo di assessore alle Attività produttive nel nuovo esecutivo cittadino - La mia è una sfida personale all’interno di un percorso tutto in salita che richiede impegno e costanza per arrivare ad un cambiamento radicale di un contesto negli ultimi anni troppo spesso e ingiustamente trascurato». L’urbanistica, con gli abbattimenti delle case abusive e non condonate e la redazione del piano urbanistico comunale; il progetto di distribuzione della rete di vendita; i rifiuti e l’ambiente, con la decisione da assumere sull’impianto a biomasse che i cittadini della frazione Arpino chiedono di bloccare, sicuramente rappresentano gli argomenti più urgenti e anche più spinosi sui quali la nuova maggioranza sarà chiamata a confrontarsi. «È chiaro che non abbiamo la bacchetta magica per rivoltare subito come un calzino l’intera città ma abbiamo la volontà e le qualità per avviare un processo di rilancio del territorio che vada nella direzione giusta, che tuteli gli interessi della collettività a discapito dei singoli» afferma Vincenzo Carfora, il sindaco eletto in maniera plebiscitaria al turno di ballottaggio contro il candidato del centrodestra, Massimo Iodice. Quasi certamente il primo cittadino chiederà al consigliere anziano, che al momento risulta Andrea Capano, tranne sorprese dalla verifica dei verbali attuata dal seggio centrale, per la prossima settimana. E il centrosinistra vuole fare subito i passi più importanti, arrivando all’intesa sull’elezione del presidente del consiglio. Tutti sono d’accordo, quelli della maggioranza, a votare un esponente del Pd (Giovanni Marigliano o Giuseppe Balsamo).

Casoria 21 giugno 2011

Delega alle attività produttive per l’ex sottosegretario alle Infrastrutture

PRONTA LA SQUADRA, CASILLO IN GIUNTA

All'Api anche l'istruzione - vicesindaco D'Anna (Fli) - due poltrone per il Pd

Il primo cittadino: scelta di qualità che permette di lavorare per il rilancio

Domenico Maglione

Giunta municipale: finalmente c’è l’ufficialità. Ieri mattina il sindaco del centrosinistra Vincenzo Carfora ha ratificato l’intesa raggiunta sul nuovo esecutivo municipale, presentando gli assessori. La novità più eclatante è l’ingresso in giunta, con delega alle Attività produttive, dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture e già assessore regionale nonché senatore Tommaso Casillo (Api). Al suo partito è stata assegnata anche una seconda poltrona a favore di Luisa Marro (Pubblica istruzione e Cultura), prima eletta al consiglio comunale dal quale dovrà dimettersi dall’incarico per fare posto a Massimo Mileto. Per il Pd, al quale andranno le deleghe all’Urbanistica, Ambiente e Personale, gli assessori sono gli avvocati Giovanni Gagliardi e Pasquale Tignola, secondo eletto in consiglio comunale che si dimetterà a favore di Rosa Sosio. Lascerà l’assise cittadina anche Sergio D’Anna, unico consigliere di Futuro, Libertà e impegno, a favore del giovanissimo Gianluca Cortese, per ricoprire l’incarico di assessore ai Lavori pubblici con delega di vicesindaco. Dell’esecutivo fanno parte anche Mariano Marino (Noi d’Arpino autonoma), che lascerà lo scranno in consiglio comunale - per occupare il ruolo di assessore ai servizi demografici e Decentramento - a Marco Colurcio, e l’avvocato Raffaele Bene (Idv), primo dei non eletti e già consigliere comunale con la passata amministrazione comunale che in giunta ricoprirà l’incarico al Bilancio. «Il nostro si è dimostrato anche a Casoria un partito compatto, dove certamente non fanno difetto lealtà e unità d’intenti - dice il consigliere regionale Nicola Marrazzo di Italia dei valori - il nostro candidato per l’esecutivo cittadino è stato sempre e solo Raffaele Bene, persona stimatissima sulla quale il partito, ovviamente al pari di altri, conta molto in città per aumentare i consensi e garantire quella progettualità necessaria a risolvere le tante emergenze quotidiane provocate anche dalla precedente esperienza amministrativa di centrodestra». E Tommaso Casillo? «C’è stata una forte volontà da parte del sindaco e di tutti i rappresentanti del mio partito affinché assumessi questo ruolo di esperienza all’interno dell’esecutivo cittadino per dimostrare alla città, ancora una volta, il forte radicamento al territorio per risolvere i problemi e programmare un futuro migliore per Casoria». Soddisfatto il sindaco Vincenzo Carfora che è anche consigliere provinciale a Napoli per l’Api: «È una giunta di qualità che si contraddistingue anche per la forte connotazione politica, per l’ingresso di ben quattro consiglieri comunali, nata con l’obiettivo di risolvere i problemi quotidiani ma anche per programmare il rilancio di un territorio troppo spesso dimenticato e abbandonato». Tra i punti più salienti che la neonata amministrazione sarà chiamata ad affrontare ci sono la nuova regolamentazione urbanistica e la redazione del piano distributivo commerciale oltre ad una vigorosa azione per consentire la ripresa dei lavori di sistemazione statica dei plessi San Mauro e Cimiliarco. E, non ultima, la sistemazione dello stadio San Mauro, a più riprese sollecitata dagli sportivi locali.

Origine:  http://www.napolinordit.it/index

Casoria 19 giugno 2011

Ecco le indiscrezioni sulla prima Giunta del Sindaco Carfora

Confronto serrato PD e FLI sulla delega ai Lavori Pubblici. Indecisione anche sulla presidenza del consiglio a Balsamo PD

Carfora domattina annuncera' la giunta e i nuovi equilibri politici usciti dalle urne, lo fara' in una conferenza stampa dopo le estenuanti trattative di questi giorni con i vari rappresentanti dei partiti. Sono Stati il PD e FLI a creare i maggiori problemi. La regia del PD sembra essere stata quella dell'on. Tuccillo affiancato dall'on. Piccolo per mettere d'accordo i troppi personalismi del partito di Bersani. Le indiscrezioni piu' accreditate che sono girate fino ad oggi alle 14,00 vedono assegnate deleghe ed incarichi ai 7 assessori della coalizione, da chiarire solo chi la spuntera' sulla delega ai lavori pubblici che si stanno contendendo prorio FLI e PD. 2 assessori al Partito democratico e dovrebbero essere Fuccio e Gagliardi mentre sempre al PD andra' la presidenza del consiglio, che salvo problemi, dovrebbe andare a Balsamo. Sergio D'Anna lascera' il consiglio comunale per ricoprire la casella di FLI in giunta e sembra che proprio a lui arrivera' anche l'incarico di vicesindaco. Mariano Marino di Noi D'Arpino sara' l'assessore al decentramento. Sport, Cultura, Politiche Sociali e Pubblica Istruzione sara' ricoperta da Luisa Marro dell'API, unica rappresentante femminile, che oltre al Sindaco visto l'importante successo elettorale otterra' anche 2 assessori e sara' Tommaso Casillo a ricoprire il ruolo con le deleghe al commercio ed attivita' produttive. Al Bilancio andra' l'avvocato Bene IDV. Entra in consiglio Rosa sossio del PD se verra' confermato il quadro di indiscrezioni anticipato dalla nostra redazione

Casoria 19 giugno 2011

Alleanza per l’Italia e Democratici non trovano ancora l’accordo per gli assetti di deleghe e consiglio

SALTANO LE INTESE, CARFORA SENZA GIUNTA

Le indiscrezioni trapelano attraverso Tommaso Casillo "Manca poco per la soluzione"

Il sindaco "Stiamo limando qualche dettaglio. La situazione sarà definita a breve"

Ma si tratta ormai da 20 giorni

Domenico Maglione 

Aveva promesso per ieri di nominare la nuova giunta. Il sindaco Vincenzo Carfora è stato costretto però a saltare il suo primo appuntamento importante a causa, dopo lunghe trattative, della mancata intesa con parte del gruppo consiliare dei Democratici. Questi ultimi, ai quali sarebbero andate le deleghe all’Urbanistica, Ambiente e Personale con l’aggiunta del presidente del consiglio si sono improvvisamente irrigiditi attuando, per molti, un inspiegabile dietro-front. «Si tratta di dettagli, l’intesa arriverà», ha detto al telefono ieri il primo cittadino di Casoria, eletto venti giorni fa alla guida di un esecutivo di cui fanno parte anche Idv e le liste civiche Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino autonoma. «Credo che al sindaco manchi veramente poco per proclamare l'esecutivo», ha ribadito qualche minuto dopo la chiamata al nuovo «numero uno» del Municipio, sempre via telefono, il leader indiscusso dell’Api, l’ex senatore Tommaso Casillo. Tra quest’ultimo e i Democratici, in verità, manca ancora «l’idillio» giusto dopo la rottura improvvisa dei rapporti, cinque anni fa circa, con la fine dell’esperienza amministrativa dell’ex sindaco Giosuè De Rosa, mandato anzitempo a casa a causa del provvedimento di scioglimento anticipato del consiglio comunale per possibili condizionamenti da parte della camorra. Anzi, il rapporto tra il Pd e Casillo è uno dei problemi che questa amministrazione dovrà superare e pure presto per decollare. I Democratici sembrano avere più di una difficoltà a riconoscere, infatti, all’ex parlamentare e, tra l’altro, già assessore regionale, il ruolo di leader che pure l’elettorato gli ha indirettamente assegnato alle ultime amministrative. A proposito di Casillo: qualcuno all’interno del suo partito e della coalizione vorrebbe che l’ex senatore entrasse in giunta per dare un contributo fattivo, di esperienza e professionalità amministrativa, all’esecutivo guidato da Carfora. Ma al di là delle voci, pure di una certa credibilità, le possibilità che Casillo vada a ricoprire il ruolo di assessore sono praticamente zero. Più plausibili quelle che vogliono invece nella giunta municipale la prima degli eletti dell’Api, Luisa Marro, insieme con la prima dei non eletti del Pd, Rosa Sosio alla quale farebbe compagnia anche, sempre in rappresentanza dei Democratici, l’avvocato Giovanni Gagliardi. Il Pd che ha insistito a lungo, intanto, anche per una terza poltrona, quella di presidente del consiglio comunale (Giuseppe Balsamo o Giovanni Marigliano), ora però chiede anche l’assessorato ai Lavori pubblici. Ma il sindaco pare orientato a puntare per quel ruolo su un esponente di Fli. C’è qualche problema di troppo, intanto, anche nell’Idv dove il segretario Raffaele Aiello, parente anche del primo eletto Raffaele Petrone, spinge per ricoprire l’incarico di assessore nel futuro esecutivo cittadino. Gli organismi dirigenti, provinciali e regionali, del partito invece sono schierati al fianco dell’avvocato Raffaele Bene, primo dei non eletti e già consigliere comunale nella passata amministrazione. Chi, invece, con grande stile e senso di responsabilità attende le decisioni senza interferire in alcun modo è il leader di Noi d’Arpino autonoma, il medico Mariano Marino. Per la lista civica nata per tutelare i diritti del megaquartiere periferico cittadino qualunque decisione assuma il sindaco andrà bene. Meglio ancora se arriverà quanto prima così sarà più utile per risolvere le emergenze cittadine.

Casoria 17 giugno 2011

TROPPI VETI INCROCIATI TEMPI LUNGHI PER L'ESECUTIVO

Il Pd chiede visibilità e l'opposizione accusa Tommaso Casillo

Domenico Maglione 

Ha promesso di rivoluzionare la città risolvendo il problema-rifiuti e cambiando la dirigenza comunale. Finora il sindaco dell’Api, Vincenzo Carfora, sostenuto nella vittoria al ballottaggio da un cartello che comprende anche Pd, Idv e le liste civiche Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino autonoma però non è riuscito a nominare nemmeno la giunta municipale. È vero che non è avvenuta ancora la proclamazione ufficiale del consiglio comunale, ma non sembra proprio che l’intesa sull’esecutivo sia un ostacolo facilmente superabile perché i Democratici sembrano irremovibili sulle loro posizioni. Questi ultimi chiedono al primo cittadino e al resto della coalizione innanzitutto la garanzia di eleggere un proprio rappresentante alla carica di presidente del consiglio comunale, incarico rivendicato anche da Sergio D’Anna di Fli. Il sindaco, invece, al posto della presidenza preferirebbe dare qualche spazio in più nell’esecutivo al Pd che al contrario vuole veicolare sulla poltrona numero uno dell’assise municipale il consigliere Giuseppe Balsamo, ultimo della squadra dei cinque rappresentanti eletti per il nuovo consiglio comunale per il partito del segretario Bersani. E sembrano addirittura irremovibili i Democratici, qualcuno dei quali, seppure molto timidamente, fa ventilare l’ipotesi di un appoggio esterno alla maggioranza se la coalizione non dovesse accettare la loro richiesta. «Siamo con l’Api, che esprime già il sindaco, il partito più votato in assoluto del centrosinistra - fanno rilevare alcuni esponenti del Pd - Non stiamo facendo alcuna domanda assurda: cerchiamo di avere solo pari dignità nella squadra di governo locale per amministrare questa città nel migliore dei modi, in sintonia e in sinergia con chi rappresenta la colazione». E per gli assessori? Sono tanti i nomi che circolano. Per la quota-rosa (il sindaco è orientato a nominare due o tre assessori di sesso femminile) sembrano in pole position sia Luisa Marro (Api) che Assunta Pagliuca (Pd). Per il resto, tanta incertezza. Per i dirigenti, il sindaco ha firmato la proroga fino al 30 giugno a quelli nominati dal suo predecessore. Sembra sicuro, comunque, il ritorno di Salvatore Pallara, che dopo aver lasciato il Comune di Casoria ebbe anche una breve parentesi come manager all’ex Asl Napoli 3. Pallara dovrebbe avere ora un incarico nello staff del sindaco. L’opposizione, intanto, spara a zero. L’ex consigliere comunale Fortunato Polizio (Udeur) punta l’indice contro l’ex senatore Tommaso Casillo (Api). «Qualche commentatore individua il deus ex machina della coalizione di centrosinistra in Casillo definito discreto e in disparte, dove discreto sta però per sotto banco ed in disparte significa fuori dai tavoli ufficiali. La verità è che per l’ex senatore è giunto il momento di dimostrare di saper governare, assumendo eventualmente anche ruoli operativi nell’esecutivo di Carfora». Tra i primi provvedimenti su cui dovrà misurarsi, tra l’altro, il neo sindaco ci sono l’assetto organizzativo della macchina comunale e gli interventi di demolizione delle opere abusive.

Casoria 10 giugno 2011

Il sindaco Carfora al lavoro per l’assetto del nuovo esecutivo: le consultazioni vanno avanti

GIUNTA, ALL'API AMBIENTE E URBANISTICA

Assessorari ai più votati e già scattano i calcoli per subentrare in consiglio.

Opposizione: Vertice con Nespoli e Nocera per trovare le cause della sconfitta.

Domenico Maglione 

Non sarà una giunta solo di qualità ma anche tanto politica quella che quasi certamente varerà il neo sindaco, Vincenzo Carfora, la cui proclamazione è avvenuta ieri pomeriggio dopo la termina della conta dei voti da parte dell’ufficio elettorale centrale. È iniziato nel frattempo anche il toto-assessori e trapelano pure le prime indiscrezioni, qualcuna messa pure in giro ad arte. Per i Democratici, intanto, i nomi più gettonati per ricoprire gli incarichi in giunta sono quelli del primo eletto al consiglio comunale Pasquale Fuccio (che sarebbe costretto a dimettersi facendo subentrare nell’assise cittadina il giovane medico Rosa Sosio) ai Lavori pubblici, Massimo Santoro, già assessore all’Urbanistica al Comune di Casoria e ora dirigente all’assetto del territorio del Comune di Acerra, e Antonella Ciaramella, che sembrava un tantino indietro rispetto ad altre per aver partecipato, secondo alcuni, poco alla campagna elettorale, ma che invece ritorna nuovamente in pole position per la nomination allo Sviluppo economico, lavoro e servizi demografici. Il Pd potrebbe rinunciare, comunque, al terzo assessore optando per la presidenza del consiglio comunale. E in questo caso, i favoriti sarebbero Giuseppe Balsamo o Giovanni Marigliano. All’Alleanza per l’Italia, partito più votato della coalizione di centrosinistra di cui fanno parte, oltre al Partito democratico, anche Italia dei valori, Noi d’Arpino autonoma e Futuro, libertà e impegno, andranno due assessorati, quasi certamente Urbanistica e Ambiente, per i quali si fanno i nomi, senza tanta convinzione però, di Enzo Amato e Luigi Martinelli, mentre all’Idv, alla delega di vicesindaco, verrà unito l’incarico del Personale e Polizia municipale. Il prescelto dal partito dell’ex pm di Mani pulite Di Pietro dovrebbe essere l’avvocato Raffaele Bene, già consigliere comunale e primo dei non eletti alla ultima competizione. A Fli, se i Democratici lasceranno vuota la poltrona di presidente del consiglio, andrà quest’ultima a beneficio dell’unico eletto, Sergio D’Anna. Per Noi d’Arpino Autonoma è pronta la delega al Decentramento amministrativo. «Ci saremmo aspettati ben altre indicazioni dal sindaco Carfora - dicono i rappresentanti della minoranza di centrodestra - Almeno all’Urbanistica e al Bilancio ci saremmo aspettati nomi di richiamo: probabilmente l’euforia della campagna elettorale è passata presto e si ritorna nei vecchi e melmosi alvei della politica locale e della lottizzazione di cui è artefice il centrosinistra». Ma non puntano solo l’indice quelli di centrodestra, fanno pure autocritica. Il consigliere regionale Gennaro Nocera e il senatore Enzo Nespoli, sindaco di Afragola, l’altra sera hanno riunito iscritti e simpatizzanti del Popolo delle libertà per l’analisi del voto e «trovare le ragioni ad una sconfitta inaspettata e inattesa a livello locale». «Se fossimo andati compatti avremmo vinto con una larga percentuale al primo turno - hanno detto Nocera e Nespoli - Paghiamo gli errori della vigilia e le divisioni che ci sono state all’interno del partito. Al ballottaggio ha prevalso il trend negativo nazionale e non c’è stata più partita. Ma ci siamo già rimboccate le maniche e siamo pronti a ripartire».

Casoria 3 giugno 2011

Una o due deleghe saranno affidate alle donne: in pole Rosa Sosio e Assunta Pagliuca

GIUNTA CARFORA: OK ALLA QUOTE ROSA

Consultazioni tra i partiti per formare l'esecutivo "Sarà di alto profilo"

Assemblea cittadina con numerosi volti nuovi

Il centrosinistra vuole rafforzare le intese

Domenico Maglione 

Ci sarà sicuramente una donna o addirittura più di una nel nuovo esecutivo che il sindaco Vincenzo Carfora, rappresentante di Alleanza per l’Italia, nominerà nei prossimi giorni, subito dopo una consultazione con i rappresentanti degli schieramenti della coalizione formata anche da Pd, Idv, e liste civiche Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino autonoma. I nomi in pole position per la cosiddetta quota rosa sono quelli dell’insegnante Assunta Pagliuca e del medico Rosa Sosio, entrambe Pd. Sembra fuori gioco al momento, invece, Antonella Ciaramella, già candidata alle ultime regionali e pure inserita nella rosa dei probabili candidati, per il Pd, alla candidatura a sindaco. Forse non sarà una giunta di professori, ma quella che il neo primo cittadino, che è anche consigliere provinciale a Napoli per l’Api, si accinge a varare si preannuncia come una squadra di alto profilo che dovrà essere in grado di risolvere le tante emergenze della città e avviare una programmazione che possa rilanciare lo sviluppo e l’occupazione. Uno dei nodi sicuramente sul tavolo è quello del nuovo piano urbanistico, indispensabile per regolamentare una materia che a Casoria è sempre stata molto ostica. Le colate di cemento selvaggio degli ultimi decenni hanno devastato le periferie, sottraendo spazi vitali alla creazione di servizi e infrastrutture. Ma bisognerà lavorare sodo anche sull’ambiente, fortemente inquinato, sulla regolamentazione della rete distributiva commerciale, sulla viabilità, sulle fabbriche dismesse, sul centro storico e sul recupero e il consolidamento del sottosuolo a rischio. Vincenzo Carfora, medico di famiglia e cardiologo, professionista molto stimato, ha dalla sua una squadra in consiglio comunale formata da persone che sembrano motivate per apportare finalmente quella virata necessaria che la città attende invano da anni. Dopo anni di instabilità politico-amministrativa, con lo scioglimento del consiglio comunale prima per eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata e poi per volontà della maggioranza dei consiglieri che all’inizio di quest’anno decisero di decretare in anticipo la fine dell’esperienza amministrativa dell’ex sindaco Stefano Ferrara, ora sembrano esserci tutte le condizioni favorevoli per governare questa città garantendo alla gente di vivere finalmente in una realtà più a misura d’uomo, dove i diritti non siano un optional. La vittoria del centrosinistra che si riprende così la poltrona numero uno del Municipio dopo la parentesi, durata tre anni, da parte di Stefano Ferrara e del centrodestra, ha consentito anche un forte rinnovamento dell’assemblea cittadina. Non sono stati rieletti, di quelli che si sono ricandidati, tra gli altri, Amedeo Blasotti, Antonio Verre, Salvatore Graziuso, Luca Scancariello, Emilia Navas, Angelo e Francesco Russo, Gennaro Casolaro, Francesco Saverio Trojano, Carlo Tizziani, Francesco Esposito, Vincenzo Ramaglia, Raffaele Bene. Ludovico Russo e Fortunato Polizio non si sono nemmeno candidati mentre per qualche altro si sono aperte le porte per un ritorno in consiglio comunale come Salvatore Iodice, Nicola Laezza, Biagio Galluccio e Antonio Lanzano.

Casoria 1 giugno 2011

I partiti chiedono visibilità in giunta

PER CARFORA CONSULTAZIONI E PRIME SPINE

Il messaggio del Pd "Il sindaco viene dall'Api ma noi siamo importanti

Domenico Maglione 

C’è ancora tanta euforia per una vittoria cercata, costruita e ottenuta giorno dopo giorno. Enzo Carfora, neo sindaco della città alla guida di una coalizione formata da Api, Pd, Idv e liste civiche Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino autonoma, il giorno dopo si gode ancora per qualche ora la gioia del successo prima di mettersi al lavoro e avviare le consultazioni che lo porteranno a formare la squadra che lo affiancherà in questa nuova avventura amministrativa. E il Pd, in questo, si propone ovviamente come un interlocutore privilegiato. «Il sindaco è espressione di Alleanza per l’Italia ma i Democratici, l’hanno dimostrato anche con i numeri, sono una parte trainante e importante di questa coalizione di centrosinistra che si accinge a guidare la città». Parole e firma di Tommaso Girasole, esponente di punta del Pd locale e tra i politici che hanno avviato la rinascita del partito a Casoria. «La gente aspetta risposte concrete che noi senz’altro sapremo fornire risolvendo le emergenze quotidiane» conclude Girasole. Il Partito Democratico, se qualcuno non l’avesse ancora capito, non accetterà un ruolo da comprimario. D’altro canto i numeri sono a suo favore: cinque consiglieri lo rappresenteranno nell’assise cittadina, quanti ne avrà l’Api che con il 12,48 per cento dei consensi è pure tra i partiti più forti della città, davanti anche allo stesso Pd. Tra quest’ultimo e Alleanza per l’Italia, comunque, bisognerà trovare gli equilibri giusti per fornire al primo cittadino il sostegno fondamentale per risolvere i problemi della città. «Il sindaco sicuramente formerà una giunta di qualità che sia espressione di tutte le componenti politiche di maggioranza e anche rappresentativa del gentil sesso» sottolinea l’ex senatore Tommaso Casillo, colui che ha puntato su Carfora, già consigliere provinciale dell’Api, per la guida della coalizione di centrosinistra locale. «L’Api chiederà al primo cittadino di rispettare i ruoli espressi con il proprio voto dall’elettorato, senza avviare operazioni di trasformismo inutili e dannose: chi è stato delegato per restare in minoranza rimarrà tale e, ci auguriamo che svolgerà dai banchi dell’opposizione un’azione incisiva e propositiva per la risoluzione delle problematiche collettive» conclude Casillo, vincitore non solo morale di questa competizione. Un messaggio chiaro, insomma, lanciato a chi, memore anche di quanto era accaduto tre anni fa in occasione dell’elezione dell’ex sindaco Stefano Ferrara, probabilmente potrebbe avere intenzione, senza perdere molto tempo, di bussare alla porta dei vincitori per proporsi e passare tra le fila della maggioranza. Ora non sarà così anche perché i numeri sono un tantino differenti rispetto a quella volta: il centrosinistra può contare su una maggioranza ampia di 14 consiglieri e quasi certamente anche sull’appoggio istituzionale di Stefano Ferrara (Pdl) che al ballottaggio ha votato contro Massimo Iodice, candidato della coalizione di centrodestra. I rappresentanti dell’assemblea cittadina saranno chiamati subito a contribuire, comunque, su problematiche di grande interesse per la collettività. La raccolta differenziata va incrementata e migliorata se veramente si vuole risolvere in maniera seria il problema legato all’emergenza-rifiuti. E poi ci sono la sicurezza delle periferie, l’inquinamento ambientale, la tutela del territorio, sempre più nella morsa dell’abusivismo edilizio, la regolamentazione della rete di distribuzione commerciale, il traffico, il recupero delle fabbriche dismesse e chi più ne ha più ne metta affinchè si comprenda in maniera chiara che a Casoria l’unica cosa che non mancano, in questo momento, sono i problemi, anche gravi, che assillano la collettività.

Casoria 1 giugno 2011

Il caso In un seggio di via Nazionale delle Puglie ne sarebbero state consegnate 690 invece che 750

GIALLO SUL BALLOTTAGGIO: SCOMPARSE 60 SCHEDE

Verifica sui verbali della sezione 65

I carabinieri hanno acquisito gli atti già aperto un dossier dalla Procura

Domenico Maglione

Sospetto di brogli sul voto: la magistratura apre un’inchiesta. Lo scarto così netto tra Vincenzo Carfora (58,08%), neo sindaco della città per una coalizione di centrosinistra, e il rappresentante del centrodestra, Massimo Iodice, comunque, non dovrebbe riservare sorprese sull’esito finale delle elezioni di ballottaggio. Ma raccontiamo i fatti, così come denunciati. Nel seggio numero 65 situato nel complesso polifunzionale di via Nazionale delle Puglie, nella frazione Arpino, ci sarebbe stato una sottrazione di 60 schede sulle quali i carabinieri vogliono giustamente ora vederci chiaro. In dotazione la Prefettura avrebbe, infatti, inviato nella apposita scatola, al presidente di quella sezione elettorale, 750 schede, così come riportato pure sul frontespizio. Ma il presidente e i componenti di seggio ne avrebbero rinvenute all’interno soltanto 690, di cui ne avrebbero vidimate 684, pari al numero degli aventi diritto al voto di quella sezione, lasciandone sei in bianco. Questa almeno la versione ufficiale, peraltro riportata, a quanto pare, anche sui verbali. Ma ci sarebbero, secondo gli inquirenti, che hanno proceduto al sequestro degli atti, delle testimonianze contrastanti. «Il pacco conteneva 750 schede e non 690: di queste ben 66 sono rimaste non vidimate ma alla fine nella busta ne sono state trovate soltanto sei. Anche sui verbali, in precedenza sbarrati, sarebbe poi stata aggiunta l’annotazione» questa è la dichiarazione, forse di uno degli addetti ai lavori, sui quali si sono mossi con tempestività i carabinieri della stazione di Arpino, al comando del maresciallo Agostino Polverino, che hanno provveduto all’acquisizione di atti e informato la magistratura. L’intervento dei militari dell’Arma ha determinato lunedì pomeriggio anche un ritardo sulle operazioni complessive di spoglio. Alle 17, mentre tutti gli altri 71 seggi della città avevano già concluso le operazioni, la sezione numero 65 è stata costretta ad aspettare il via libera da parte del sostituto procuratore della Repubblica e solo, dopo tutti gli adempimenti da parte dei carabinieri è stato dato l’ok al presidente di seggio per ultimare le operazioni. Ora spetterà al magistrato valutare le ipotesi di reato e adottare eventuali provvedimenti a carico di chi si sarebbe reso responsabile di presunte anomalie che, quasi certamente, non avranno ripercussioni sull’esito della votazione che ha consentito la proclamazione a sindaco di Vincenzo Carfora

Casoria 31 maggio 2011

Il neo primo cittadino rimonta e ottiene quasi tremila consensi in più rispetto a 15 giorni fa

CARFORA AL 58%, PDL E CENTRISTI PUNITI DALLA DIVISIONE

Fortissimo il dato dell'astensione: hanno rinunciato al voto il 55% degli elettori

Domenico Maglione

È Vincenzo Carfora, esponente di Alleanza per l’Italia, il nuovo sindaco della città per i prossimi cinque anni. Votato da una coalizione formata anche da Pd, Idv e dalle civiche Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino autonoma, il neo sindaco, che ha compiuto 58 anni il 21 aprile scorso, medico di famiglia e cardiologo, è anche consigliere provinciale a Napoli. Carfora ha sbaragliato letteralmente il campo, superando Massimo Iodice, esponente del centrodestra, ottenendo il 58 per cento dei consensi. Il leader del centrosinistra, che al primo turno si era fermato al 32,16 per cento, al ballottaggio ha capovolto la situazione nello scontro con il suo avversario che quindici giorni fa era in vantaggio con il 36,66 per cento. Ma che il trend fosse a favore di Carfora in qualche modo si era percepito già il 15 e 16 maggio scorso quando il candidato ora eletto sindaco aveva ottenuto circa 1000 consensi in più rispetto alle liste a lui collegate mentre il suo antagonista addirittura 1300 voti in meno. Ma al di là della guerra di cifre e numeri e trascurando pure il significativo andamento nazionale, che ha segnato una rivincita del centrosinistra sul Pdl e i partiti del centrodestra, a Casoria è prevalsa la voglia di cambiamento e di stabilità amministrativa dopo tre anni di incertezze e difficoltà con l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Stefano Ferrara. Quest’ultimo superò al ballottaggio l’ex senatore e sottosegretario alle Infrastrutture con il governo Prodi, Tommaso Casillo, che questa volta si è rifatto alla grande non solo con la vittoria di Carfora, da lui fortemente voluto per guidare la coalizione e per il quale già contribuì in maniera determinante in occasione pure delle elezioni provinciali, ma anche portando l’Api, partito nel quale ora milita l’ex senatore socialista, al 12,48 per cento dei consensi, risultando il terzo schieramento in assoluto della città dopo l’Udc, primo, e il Pdl, adesso entrambi però all’opposizione. Un risultato elettorale complessivamente importante è quello di ieri per il centrosinistra, che ritorna alla guida della città dopo la parentesi-Ferrara, ma anche per lo stesso Casillo ora proiettato alla grande per un rilancio verso la politica regionale e nazionale. Alle urne, per il voto-bis, si sono recati, comunque, il 44,89 per cento degli aventi diritti mentre al primo turno alle urne erano andati il 66,65 per cento. Un calo in parte fisiologico ma che denota anche tanta disaffezione per le vicende politiche locali dopo le esperienze deludenti degli ultimi anni, con lo scioglimento del consiglio comunale per presunti condizionamenti della camorra, quando era sindaco Giosuè De Rosa, e la successiva lunga parentesi commissariale. Poi tre anni fa l’elezione di Stefano Ferrara e del governo di centrodestra: un’esperienza nata male e finita peggio, nonostante gli sforzi per la ricerca di una stabilità che però di fatto non è mai arrivata fino a precipitare con lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. «Si apre ora una stagione nuova che rilancerà la città e le aspettative della gente» dice Tommaso Casillo, tra i veri vincitori di questa tornata elettorale. Estrema compostezza per lo sconfitto Massimo Iodice: «Faccio i complimenti, innanzitutto, al mio avversario per un proficuo lavoro e sicuramente non intendo trovare ora scusanti per la sconfitta sulla quale, comunque, credo abbia influito in maniera forte l’andamento elettorale nazionale. Intorno a me, in ogni caso, ha lavorato con passione e competenza una grande squadra al fianco della quale continuerò a restare per dare un contributo fattivo per la risoluzione delle emergenze di questa città».

Casoria 28 maggio 2011

Il voto, la protesta Le vie invase dai sacchetti

CASORIA ALLE URNE CON L'INCUBO DEI RIFIUTI

I big in campo per il rush finale di Iodice e Carfora

Domenico Maglione

Le ostilità sono terminate, ma solo ufficialmente. In realtà, i poli non intendono perdere nemmeno un minuto utile, fino a domenica, per accaparrarsi anche l'ultimo voto possibile. Con la vetrina di big (Di Pietro, Rutelli, Della Vedova e Orlando in campo per il centrosinistra e Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, per il centrodestra) ieri sera sono calati però di fatto i riflettori sul turno elettorale supplementare. Ora si aspetterà il verdetto delle urne e conoscere così il nome del futuro sindaco, Iodice per il centrodestra o Carfora per il centrosinistra, e avviare a risoluzione le numerose emergenze quotidiane. A incominciare dall’incubo-rifiuti: ieri è stata, in questo senso, una giornata campale con falò di sacchetti in via Nuova Padre Ludovico, ma anche nel quartiere di via Castagna, dove i residenti hanno bloccato le strade con i rifiuti piazzati di traverso alla carreggiata. Nei pressi del distretto sanitario di via De Gasperi lunedì scatterà il blocco delle vaccinazioni pediatriche se non ci saranno mutamenti a uno scenario di grande degrado igienico-sanitario. «Lavoreremo in sinergia, a prescindere da chi sarà eletto per cambiare volto a questa città, per avviare una politica di contenuti che privilegi la collettività», fanno rilevare i due candidati alla premiership che hanno firmato un documento congiunto per garantire il voto pulito dichiarando guerra ai clan.

Casoria 27 maggio 2011

Cosentino chiede agli elettori del Popolo della Libertà di appoggiare l’esponente del centrodestra

CARFORA CON I BIG, IODICE CON IL PDL

Di Pietro, Rutelli, Della Vedova e Orlando in piazza per il centrosinistra

Cesa per il centrodestra

Domenico Maglione 

A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale per scegliere al ballottaggio il futuro sindaco della città, cresce la polemica tra i poli. Il centrodestra non risparmia bordate e ora accusa gli avversari di «aver carpito la buona fede di qualche candidato per racimolare voti in quartieri periferici abbandonati nel degrado da anni per inadempienza del centrosinistra». Secondo i rappresentanti della coalizione che sostiene Massimo Iodice alla candidatura a sindaco, nel gruppo di centrosinistra che appoggia Vincenzo Carfora ci sarebbe una persona, tra i primi eletti, che verrà dichiarata, a causa di un duro contenzioso in atto con il Comune, subito ineleggibile nel primo consiglio comunale. «Bisogna verificare anche se ci sono state dichiarazioni mendaci all’atto della candidatura da parte di costui, nel qual caso scatteranno anche procedimenti penali a suo carico» dicono i sostenitori di Iodice. Ma gli avversari rispondono per le rime. «Ormai sono gli ultimi colpi di coda di chi non ha altre motivazioni da offrire all’elettorato - fanno rilevare alcuni rappresentanti della coalizione di centrosinistra che appoggia Carfora - Siamo ad un passo dalla vittoria e agli avversari incomincia a tremare il terreno sotto ai piedi». E mentre si va avanti a colpi di accuse reciproche, per la chiusura della campagna elettorale sono in arrivo i big dei diversi schieramenti. Alle 18 di stasera, in piazza San Paolo, arriveranno per Carfora, il Presidente di Idv, Antonio Di Pietro, Andrea Orlando, rappresentante dell’esecutivo nazionale del Partito Democratico, Antonio Della Vedova, capogruppo di Futuro e Libertà, Francesco Rutelli, segretario Nazionale di Alleanza per l’Italia. Per l’Udc, invece, scenderà in campo il segretario nazionale, Lorenzo Cesa. Il Pdl, intanto, seppure senza apparentamento ufficiale, per ragioni tecniche legate alla ripartizione dei seggi, sostiene la candidatura Massimo Iodice. «È questa la linea ufficiale del partito», afferma il coordinatore regionale Nicola Cosentino, che, in una nota, «invita tutte le elettrici e gli elettori del centrodestra di Casoria a votare per Massimo Iodice e a non assecondare distinguo polemici e politicamente controproducenti». Cosentino ha incaricato Luigi Cesaro e Vincenzo Nespoli, rispettivamente coordinatore provinciale Pdl di Napoli e vice vicario, di guidare il partito locale in questa importante tornata elettorale e fino allo svolgimento del prossimo congresso comunale. Intanto, il vice segretario nazionale del Movimento Idea Sociale Raffaele Bruno e il candidato a sindaco del MIS con Rauti di Casoria Andrea Caputo, hanno ufficializzato, come già avvenuto a Napoli, l’accordo politico per il ballottaggio di domenica a Casoria, dove il partito sostiene il candidato di centro destra Massimo Iodice, «allo scopo di sbarrare il passo alla sinistra, che ha mal governato nelle precedenti amministrazioni la città».

Casoria 26 maggio 2011

Elezioni, corsa elettorale, è sprint finale

DI NUOVO ALLE URNE, ALLA RICERCA DELLA STABILITA' PERDUTA

Comune, duello Carfora Iodice

Il centrosinistra punta ai volti nuovi - sul voto pulito c'è accordo bipartisan

Domenico Maglione 

Ultimi pirotecnici proclami in attesa del turno elettorale supplementare che stabilirà, al ballottaggio, il futuro sindaco della città per i prossimi, si spera, cinque anni. Si torna alle urne, infatti, anche per sconfiggere l’instabilità, pure forzata, degli ultimi tempi. Prima lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche e il lungo periodo commissariale e poi la brusca interruzione, dopo appena tre anni, dell’esperienza-Ferrara, fanno sperare i cittadini ora in un’inversione di tendenza attraverso una gestione stabile e duratura. Se vincerà Vincenzo Carfora, candidato di Api, Pd, Idv, lista civica Fli e Noi d’Arpino autonoma, il Consiglio comunale, formato da 24 consiglieri e non più da 30, si ritroverà con 12 volti nuovi. Ed è questo anche il cavallo di battaglia che il candidato alla premiership del centrosinistra tenta di far passare nell’elettorato per avere ragione dell’avversario, Massimo Iodice, candidato di Udc, Nuovo Psi, Udeur, Casoria in positivo, Nuova Città, La Caravella, Tricolore, Forza del Sud con l’appoggio esterno, per strategia, del Pdl. Ma è pur vero che nel centrosinistra non tutti sono volti nuovi: tra questi c’è anche qualche ritorno: tra cui Salvatore Iodice, Galluccio, Laezza e Lanzano. Se dovesse essere eletto Massimo Iodice, comunque, la pattuglia di consiglieri che siederanno per la prima volta nei banchi dell’assise cittadina pure è cospicua: sono nove, complessivamente, i neofiti consiglieri. A conti fatti, uno pure in più degli antagonisti. La campagna elettorale, quindi, è più giusto che si sposti sui contenuti reali, sui programmi da attuare a medio e breve tempo per risolvere le emergenze quotidiane, su tutte quella della spazzatura. Ma c’è la riqualificazione delle periferie, il controllo del territorio mirato a ostacolare la criminalità organizzata e l’inquinamento ambientale, per esempio, che chiedono strategie e soluzioni da mettere in campo al più presto. Almeno sul voto pulito, comunque, entrambe le coalizioni sembrano avere le idee chiare: centrodestra e centrosinistra agiranno in sinergia e in sintonia per allontanare il malaffare, per evitare inquinamenti e per operare con la massima trasparenza e legalità nell’esclusivo interesse della collettività. E, certamente, non è poco.

Casoria 23 maggio 2011

Tre liste apparentate con Iodice contro l’esponente Pd Carfora

CASORIA, C'E' L'INTESA NEL CENTRODESTRA

Evitato il patto ufficiale con il Pdl per evitare sconvolgimenti sugli eletti

Domenico Maglione

Il centrodestra si ricompatta, seppure in extremis, e punta a vincere la partita al ballottaggio contro il candidato del centrosinistra, il medico Vincenzo Carfora. A quest’ultimo, che aveva già raggiunto l'intesa per l’apparentamento ufficiale con la lista Noi d'Arpino, risponde il candidato alla premiership del centrodestra, Massimo Iodice, che stringe l’accordo, sempre in maniera ufficiale, con l’Udeur e la civica La Caravella. Ma nell’intesa entra anche il Pdl, che stamani farà affiggere un manifesto in cui invita i suoi elettori a votare per Iodice. Non c’è stato con il Pdl l’apparentamento ufficiale soltanto per ragioni di opportunità. Infatti, in caso di vittoria di Iodice, il Pdl avrebbe ottenuto nella ripartizione quattro consiglieri che avrebbero perso, uno a testa, Udc, Casoria in positivo, Nuovo Psi e Nuova Città a favore della minoranza che poi avrebbe avuto più seggi a disposizione da dividersi. Senza apparentamento ufficiale con il Pdl, invece, la coalizione che vota Iodice si aggiudicherà sempre 14 seggi (non avranno alcun consigliere, in ogni caso, né Udeur né La Caravella) mentre il Pdl sottrarrà tre seggi alla minoranza, a disposizione della quale rimarranno solo sette posti. L’appoggio del Pdl, comunque, verrà ricompensato, in caso di vittoria di Iodice, con l’ingresso in giunta di un assessore. Strategie da politici, quindi, ma anche uno spiraglio - rappresenta l’intesa che riunisce i cocci del centrodestra - finalmente positivo in vista di quelle che poi dovranno essere le fatiche da affrontare per risolvere i problemi della città. Entrambi i poli ora avranno ancora una settimana di campagna elettorale per convincere gli indecisi e quelli che al primo turno hanno invece, più del 33 per cento, marinato le urne. La battaglia sarà all’ultima scheda tra Vincenzo Carfora, medico di famiglia e cardiologo, e Massimo Iodice, dottore commercialista, già assessore nel passato esecutivo di centrodestra. Carfora sarà sostenuto da Api, Pd, Idv, lista civica Futuro, libertà e impegno e Noi d’Arpino che al primo turno, quest’ultima, è andata da sola con il medico Mariano Marino, candidato alla leadership. In virtù degli accordi ratificati ufficialmente ieri mattina, invece, Massimo Iodice avrà a suo sostegno un cartello formato da Udc, Nuovo Psi, Forza del Sud, Udeur, La Caravella, Casoria in positivo e Nuova Città. Ma anche il Pdl, che anche se non compare sulla scheda, di fatto è a tutti gli effetti della partita sulla quale contano molto, per vincere, il consigliere regionale Gennaro Nocera e il senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola. Finora entrambi hanno avuto ragione sulle strategie messe in campo e attendono di continuare il trend positivo con la vittoria al ballottaggio su Carfora, consigliere provinciale di minoranza, e fedelissimo dell’ex senatore Tommaso Casillo. A prescindere dal voto-bis di domenica prossima, comunque, dalle urne è uscito già il verdetto che premia innanzitutto l’Udc, primo partito della città, a cui spetta anche il consigliere anziano, quello che presiede la prima seduta di consiglio comunale, e cioè Andrea Capano. Il più votato in assoluto, invece, è di Casoria in positivo, Giovanni Del Prete, agente della Guardia di Finanza.

Casoria 21 maggio 2011

Primo patto in vista del voto del 30 maggio

CENTROSINISTRA E NOI D'ARPINO, C'E' L'ACCORDO

La lista del quartiere periferico avrà il seggio in caso di vittoria

Cosentino: appoggio a Iodice

Domenico Maglione 

È ufficiale: il candidato a sindaco del centrosinistra ha raggiunto l’accordo per l’apparentamento con la lista Noi d’Arpino, lo schieramento civico guidato dal medico Mariano Marino. L’intesa consentirà proprio a quest’ultimo (il primo seggio scatta, infatti, in generale a favore del candidato sindaco) e nel caso dovesse vincere Carfora, di entrare in consiglio comunale. Senza questo patto, la lista «Noi d’Arpino» sarebbe rimasta al palo perché l’ultimo seggio, sempre in caso di vittoria del rappresentante del centrosinistra, sarebbe scattato, per il secondo consigliere, a favore della civica Futuro, libertà e impegno che, invece, con l’apparentamento siglato ieri, ne ricaverà soltanto uno. Se a prevalere, invece, dovesse essere il centrodestra, a prescindere dall’apparentamento, non scatterà alcun seggio sia per Fli che per Noi d’Arpino. L’accordo, intanto, sancito con Marino, ha determinato i primi malumori tra il Pd e il candidato alla premiership, Vincenzo Carfora. Pare che quest’ultimo abbia agito in maniera autonoma, partecipando all’incontro con «Noi d’Arpino», insieme con l’ex senatore Tommaso Casillo, e lasciando fuori e all’oscuro dei fatti i rappresentanti dei Democratici. Nessuno accordo, invece, è stato fatto con Vittorio Mazzone, candidato alla leadership al primo turno per Sinistra critica e Rifondazione e Sel. Probabilmente Carfora pensa che quei voti confluiscano in maniera naturale nel centrosinistra. Ma i rappresentanti politici di quegli schieramenti non daranno alcuna indicazione agli elettori. Se poi dovesse vincere il centrodestra Mazzone entrerà in consiglio comunale, nella quota minoritaria. Con la vittoria del centrosinistra questo non avverrà. È senz’altro un paradosso della politica. Per quanto riguarda le alleanze nel centrodestra, il coordinatore regionale Nicola Cosentino fa sapere che il Pdl, che al primo turno ha appoggiato il sindaco uscente Stefano Ferrara sosterrà al ballottaggio Massimo Iodice, candidato dell’ala scissionista del partito che fa capo al duo Nocera-Nespoli. Ma a livello locale c’è chi non è disponibile a seguire la linea di Cosentino: se ci sarà un apparentamento ufficiale, il Pdl promette di lavorare sodo e leale per un’eventuale vittoria di Iodice, che al primo turno ha preso oltre 1300 voti al di sotto delle liste a lui collegate (Carfora ne ha preso quasi mille in più, invece). Senza accordo ufficiale non ci saranno manifesti né indicazioni agli elettori. «C’è chi non vuole lavorare per riunire il partito ma insiste sulla strada dello scontro che penalizzerà soltanto il centrodestra e l’intera coalizione che affianca Iodice - affermano alcuni rappresentanti del Pdl - Questa strategia conduce solo in un vicolo cieco che agevola Carfora, ma anche l’ex senatore Casillo che ritornerà nuovamente ad avere pieni poteri sulla città». Eventuali apparentamenti ufficiali, comunque, vanno decisi entro le 12 di oggi. Dopo questo termine ci potranno essere solo intese politiche, che alla luce dei fatti sembrano assai improbabili

Casoria 19 maggio 2011

Diplomazie al lavoro per riconquistare l’unità dopo gli scontri della vigilia elettorale

CENTRODESTRA "CONDANNATO" ALL'INTESA

Ma anche per gli avversari apparentamenti difficili: salta gli equilibri dei seggi

Domenico Maglione 

La volata finale ormai è a un passo: centrodestra e centrosinistra sono pronti a mettere in campo le migliori strategie nel tentativo di superarsi a vicenda e garantirsi la guida della città per i prossimi cinque anni. Entrambe le coalizioni puntano a convincere gli indecisi e i tanti elettori, oltre il 33 per cento, che al primo turno non sono andati a votare, per avere così i numeri necessari e ottenere la maggioranza nel prossimo consiglio comunale. Ma la partita maggiore è sugli apparentamenti: chi riuscirà a decidere meglio avrà un vantaggio notevole. Il centrodestra, lo dicono i numeri, se fosse andato compatto al primo turno avrebbe sbaragliato tutti e sarebbe già alla guida del comune. Questo, nonostante il candidato sindaco che parteciperà alla votazione supplementare, Massimo Iodice, espressione di un'ala scissionista del centrodestra, abbia preso alla fine più di 1300 voti in meno della coalizione. Un gap che il gruppo che ostacolerà l'ascesa del candidato del centrosinistra, Vincenzo Carfora, tenterà di colmare in qualche modo, anche con un'intesa a tempo record con il Pdl (con il quale feroce è stata la lotta fino a pochi istanti prima di presentare ufficialmente le candidature), che al primo turno ha sostenuto il sindaco uscente Stefano Ferrara che però non è andato oltre il 18 per cento dei consensi. Anche se i veri registi del gruppo scissionista, il consigliere regionale Gennaro Nocera e il senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, alla vigilia del voto hanno proclamato la decisione di non procedere ad apparentamenti futuri, almeno con il Pdl e le liste collegate a Ferrara, ora la situazione potrebbe indurli a farli riflettere e forse a fare anche marcia indietro. Che, comunque, ha pure un costo politico: se il Pdl entrerà ufficialmente nella coalizione, Udc, Casoria in positivo, Nuova Città e Nuovo Psi, le liste, che insieme con Forza Sud e Tricolore, sono collegate a Iodice perderanno un consigliere a testa, a vantaggio dei nuovi possibili alleati. Ma c'è l'altro lato pure della medaglia da considerare: con il Pdl nella coalizione, il candidato sindaco Massimo Iodice potrebbe garantirsi anche il voto ideologico, di quelli che scelgono il partito a prescindere dal candidato, come è avvenuto al primo turno pure per il Partito democratico. Dall'unione, insomma, Iodice potrebbe trovare la forza per superare Carfora che, invece, al primo turno ha viaggiato a gonfie vele riportando quasi mille preferenze in più rispetto ai voti presi dalle liste a lui collegate. Una cosa è certa: l'asse Nespoli-Nocera non ha alcuna intenzione di mollare, proprio ora che la vittoria potrebbe essere a portata di mano. In gioco c'è la credibilità e il potere all'interno del partito a livello provinciale e regionale. Anche nel centrosinistra, comunque, non c'è tanta voglia di procedere ad apparentamenti, anche se le liste collegate al candidato sindaco Vittorio Mazzone, e cioè Sinistra critica e Sel, se non procederanno ad un collegamento ufficiale, nel caso dovesse spuntarla Carfora, non avranno assegnato alcun seggio in consiglio comunale. Se, al contrario, vincerà il centrodestra, e quindi Massimo Iodice, a prescindere dall'apparentamento con il Pdl, scatterà automatico l'ingresso in consiglio comunale di Vittorio Mazzone. Sono valutazioni, queste, che faranno riflettere sicuramente il candidato del centrosinistra e i rappresentanti degli altri partiti della coalizione i quali avranno tempo fino a domenica alle 12 per eventuali apparentamenti ufficiali.

Casoria 5 maggio 2011

Verdetto definitivo del Consiglio di Stato fuori dai giochi la lista «Alleanza di popolo»

Domenico Maglione

Era stata presentata in ritardo rispetto all’orario prefissato ed era composta da 14 candidati anziché 16, numero minimo richiesto dalla normativa. È stata esclusa la lista «Alleanza di Popolo», collegata al candidato sindaco Stefano Ferrara, dopo una lunga battaglia a colpi di carta bollata a cui ha messo definitivamente fine il verdetto del Consiglio di Stato. Si assottiglia così la pattuglia di partecipanti alle prossime elezioni amministrative: gli elenchi dei candidati scendono da 19 a 18, gli schieramenti collegati con il sindaco uscente Stefano Ferrara saranno quattro e non più cinque. Ma quello che non accenna proprio a diminuire è la polemica, sempre più forte tra le parti in causa mentre la gente minaccia un’astensione massiccia dal voto a causa delle mille emergenze quotidiane che attanagliano la città, su tutto il problema rifiuti. Se finora la situazione è stata tollerata, con i primi caldi il problema rischia di scoppiare in tutta la sua drammaticità. Da un capo all’altro della città, dal centro alle periferie, non c’è un solo cittadino che non si lamenti della precarietà igienico-sanitaria. «C’è una classe politica incompetente e inconcludente - affermano alcuni abitanti di via Nazionale delle Puglie, nella frazione Arpino - Sono tutti bravi a fare promesse in campagna elettorale ma mai nessuno ha risolto un problema e rilanciato lo sviluppo di questo comune». Anche ora più di uno chiede in voto e in cambio promette sfaceli. C’è chi garantisce di togliere la spazzatura dalle strade, chi di combattere la criminalità con una maggiore e migliore sorveglianza del territorio, chi di attuare politiche a favore dell’ambiente. «I giudici hanno escluso una lista? Farebbero bene a toglierle tutte: l’importante è mettere alla guida di questa città persone in grado di risolvere i problemi», dicono alcuni elettori. Per il momento si sta adoperando e con le migliori energie possibili il commissario prefettizio Maria Rita Leopardi che da qualche mese gestisce il Palazzo dopo la sfiducia al sindaco da parte di 16 consiglieri comunali. Si sta battendo sul fronte rifiuti e non trascura i problemi quotidiani degli studenti e delle fasce deboli. La dottoressa Leonardi è intervenuta anche per chiedere la riduzione delle tariffe per i trasporti pubblici e per bloccare l’impianto a biomasse nella frazione Arpino. Una serie di problematiche che sono solo la punta di un iceberg sul quale dovranno cimentarsi poi i nuovi amministratori. Questi ultimi, intanto, avranno la possibilità di confrontarsi con la città attraverso la tribuna politica e sociale organizzata dall’Unione sindacale di base per venerdì 6 maggio alle 17,00 in piazza Cirillo. Si ritroveranno per una tavola rotonda i sei candidati a sindaco per confrontarsi sulle tematiche dello sviluppo e dell’occupazione. L’appuntamento sarà pure l’occasione per i candidati alla premiership di far conoscere le proprie idee e le proposte programmatiche che intendono realizzare nei prossimi cinque anni della vita amministrativa della città di Casoria.

Casoria 5 maggio 2011

Rivolta dei residenti contro l’impianto a biomasse di Arpino. Alcune famiglie si sono già trasferite

"NO ALLA CENTRALE", CASE IN VENDITA

I lavori sono stati sospesi ma la protesta non si ferma "Una fabbrica di malattie"

I tecnici ARIN stanno calcolando l'entità dei danni per lo stop al cantiere

Domenico Maglione 

«Contro la realizzazione della centrale elettrica a biomasse l’alternativa è liberarsi delle nostre ormai svalutate abitazioni e attività e cambiare città». E non è solo una minaccia: ad Arpino, frazione di circa 30mila abitanti di Casoria, qualcuno ha già venduto la casa per trasferirsi altrove. «La centrale? È la classica ciliegina sulla torta. Il dramma per noi cittadini è che l’impianto di quella "fabbrica delle malattie", a sei metri dalle abitazioni, si farà se non interverranno con decisione amministratori comunali che fermeranno questo avvelenamento collettivo», dicono alcuni abitanti della zona. L’Arin, la società che sta realizzando l’opera, dopo l’invito del commissario straordinario che gestisce il Comune, il prefetto Maria Rita Leonardi, preoccupato dei risvolti negativi che la centrale a biomasse sta determinando nei cittadini, per gli eventuali ventilati pericoli per la salute pubblica, ha deciso di sospendere momentaneamente i lavori. La gente teme che l’impianto, dove sarà bruciato olio di palma per ricavare energia, possa generare, infatti, ulteriore inquinamento ambientale in un’area già fortemente a rischio. Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato regionale Gennaro Nocera, che ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Vetrella. Nel mirino di Nocera, per la verità, è finito anche l’impianto di Casalnuovo la cui realizzazione è affidata ad altra ditta. «Mi batterò fino in fondo affinchè vengano attuati tutti i provvedimenti tesi a garantire la salute dei cittadini di Casoria e Casalnuovo: se ci sono coni d’ombra vanno evidenziati, nel pieno rispetto della regolarità e della trasparenza dei procedimenti. Ho solo fatto risaltare alcune anomalie, come la presenza di pareri negativi da parte delle autorità sanitarie e carenze procedurali». L’Arin, intanto, pur attenendosi alle disposizioni del prefetto Leonardi, fa una serie di precisazioni. «Le problematiche non potranno essere certamente risolte in via definitiva con la sospensione delle attività di cantiere per tutto il periodo elettorale - dice il responsabile del procedimento, l’ingegnere Davide Romanelli - rRiteniamo, comunque, che non possa non tenersi in considerazione il danno arrecato alla società da queste ripetute interruzioni, alla luce anche degli effetti pregiudizievoli che scaturiscono dallo slittamento dei piani aziendali». Una sottolineatura che non è piaciuta ai cittadini: «In pratica, non solo faranno la centrale ma ci chiederanno poi anche i danni per il disturbo che stiamo arrecando mentre costruiscono questa bella fabbrica di malattie. A questo punto è evidente che l’opposizione istituzionale all’avvelenamento collettivo è fortemente nelle mani del sindaco che verrà: votiamo solo chi, in maniera chiara e univoca, ha dichiarato e dichiara, il no convinto alla centrale a biomassa», concludono alcuni rappresentanti dei comitati. L’impianto sembra destinato ad essere realizzato nella zona di Arpino, a pochi metri dalla scuola media. Una circostanza, quest’ultima, evidenziata a più riprese dagli abitanti dell’area per rendere più forte e incisiva la protesta contro la realizzazione della centrale.

Casoria 3 MAGGIO 2011

L’ex leader della Cgil ospite del Pd e di Carfora

RISSA ALLA KERMESSE CON EPIFANI

Domenico Maglione 

È iniziata nella maniera peggiore la manifestazione elettorale del Partito Democratico che ieri sera alla scuola media padre Ludovico da Casoria presentava il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra, il medico Vincenzo Carfora. L’irruzione di una delegazione di disoccupati del Movimento di lotta per il lavoro-Unione sindacale di base di Casoria ha determinato momenti di tensione e poi di vero e proprio scontro fisico quando alcuni esponenti della Cgil, presenti in sala, avrebbero invitato i senzalavoro a soprassedere, evitando qualsiasi manifestazione. La cosa non è piaciuta ai disoccupati che hanno chiesto spiegazioni. Ma è bastato qualche frainteso e la situazione è degenerata. Sono volate prima parole grosse, poi qualche sedia e una scazzottata sotto gli occhi esterrefatti di Gugliemo Epifani, presidente dell’Istituto «Trentin», e dell’ex parlamentare Mimmo Tuccillo, vicesegretario regionale, presenti alla manifestazione coordinata dal segretario sezionale, Pasquale Amoroso. Non è stata una bella scena per chi era presente ed è rimasto terrorizzato da quei minuti, fortunatamente pochi, di violenza. Poi la ragione finalmente ha prevalso sull’istinto e tutto è ritornato alla normalità mentre intervenivano anche i vigili urbani e i carabinieri. «C’è stato solo qualche frainteso ma fortunatamente tutto si è concluso senza danni per cose e persone» dice un iscritto del Pd. La manifestazione d’altronde mirava a dare risposte proprio ai senzalavoro. Emblematico il tema da trattare: «Sviluppo e occupazione, idee e progetti del Pd per la città». Un argomento forte sul quale i disoccupati, come d’altronde hanno fatto con sistematicità finora e con grande correttezza ad ogni incontro elettorale, avrebbero voluto lanciare anche un loro messaggio. Ma questa volta qualcosa non ha funzionato. «È stato tutto un equivoco, superato fortunatamente senza danni. Quello che è accaduto, comunque, è sintomatico di un clima elettorale particolarmente delicato e anche pericoloso se ai cittadini non vengono elencate le emergenze di questa città e gli obiettivi che si intendono perseguire per il rilancio del territorio» ha detto Vincenzo Carfora, candidato a sindaco di Pd, Idv, Api e lista civica Futuro, libertà e impegno.

Casoria 29 aprile 2011

Il sindaco sfiduciato: «Volevano escludermi per lasciare spazio al malaffare. La città è a un bivio»

FERRARA, VELENO CONTRO GLI EX ALLEATI

Accuse rivolte a Iodice assessore della sua giunta sostenuto da sei simboli

Carfora sceglie Arpino per lanciare il programma "Impegno per aiutare le periferie"

Domenico Maglione 

«L’emblema della insufficienza politica e morale di questi giorni è sotto gli occhi di tutti. Mi avevano chiesto di farmi da parte perché sono scomodo, perché non sono garante degli affari e combatto ogni forma di sopraffazione e di inettitudine. Se solo avessi avuto il minimo dubbio che tirarmi indietro sarebbe servito a fare il bene della città, avrei coscientemente ceduto il passo. Ma non è così». L’ex sindaco Stefano Ferrara, sfiduciato tre mesi fa da sedici consiglieri comunali, non ha alcuna intenzione di tenere i toni bassi in questa campagna elettorale. Riprova, a capo di un cartello guidato dal Popolo della libertà, la scalata alla poltrona numero uno del municipio di piazza Domenico Cirillo e lo fa senza risparmiare accuse ai rappresentanti del centrodestra, tra cui alcuni consiglieri uscenti, che dopo averlo contrastato fino all’ultimo hanno poi deciso di correre con liste civiche che appoggiano la candidatura di Massimo Iodice, ex assessore alle Finanze della sua giunta. «A qualcuno interessava esclusivamente mantenere gli equilibri in nome di un passato troppo ingombrante da sgominare perché incancrenitosi nelle vene da anni di malaffare. Gli scontri, gli intrighi, le discussioni politiche nascevano solo per bramosia personale di qualcuno. Ho voluto fortemente la ricandidatura per riprendere il cammino verso la libertà. Siamo ad una svolta: o consegnare la città nelle mani dei “soliti noti” o affidare il futuro di Casoria alle cure di uomini e donne che hanno in coscienza solo il bene per la città» dice Ferrara che sembra un fiume in piena. «Il mio programma? Si basa sulla politica del “fare” e non su quella di “avere”. È un programma che ascolta le istanze dei giovani, delle famiglie, degli anziani, dei meno fortunati, che affonda le sue radici nella solidarietà, nei valori della persona, nel lavoro, nella tradizione, nella sicurezza, nella legalità». E conclude l’ex primo cittadino ora chiamato a superare la concorrenza di altri cinque candidati, rappresentata oltre che da Iodice, da Vincenzo Carfora, Mariano Marino, Andrea Caputo e Vittorio Mazzone. «Solo al popolo dovrò rendere conto. I cittadini di Casoria saranno i soli a potermi giudicare». Nella frazione Arpino, intanto, ha inaugurato la campagna elettorale ieri il candidato del centrosinistra, Vincenzo Carfora: «Non è un caso che partiamo proprio da Arpino: miriamo a dimostrare ai tanti politici che troppe volte hanno abusato di questo pezzo importantissimo di Casoria, che il nostro impegno non sarà limitato solo a queste settimane, ma continuerà con un governo sano della cosa pubblica. Arpino rappresenta per noi un punto di partenza, è simbolo del nostro impegno per le periferie della città, di rispetto per la gente che troppe volte pagano lo scotto di servizi carenti o assenti a causa di una gestione scellerata della precedente amministrazione di centrodestra. Il nostro progetto parte “tra i cittadini” e “per i cittadini”, per rendere Casoria meta di sviluppo e occupazione per le giovani generazioni. Il nostro programma è aperto a tutti nel rispetto delle diversità sociali e culturali, per arginare un divario che una politica sana deve colmare per il bene di tutti» dice Carfora sostenuto da una coalizione formata da Alleanza per l’Italia, Partito democratico, Italia dei valori e dalla lista civica Futuro, libertà e impegno.

Casoria 23 aprile 2011

In appoggio al sindaco uscente Stefano Ferrara

IL TRIBUNALE RIAMMETTE ALLEANZA DI POPOLO

Da oggi in appoggio al candidato del Pdl ci saranno cinque schieramenti

Domenico Maglione

È ufficiale: la lista Alleanza di Popolo è stata rimessa in corso dal Tribunale amministrativo regionale e parteciperà regolarmente alla campagna elettorale a favore di Stefano Ferrara. La notizia arriva proprio dall’ex primo cittadino, ora nuovamente in pista a capo di un cartello formato da Pdl, Forza Casoria, La Caravella, Udeur e Alleanza di Popolo. «Siamo ancora più motivati per raggiungere un obiettivo che sta a cuore a migliaia di cittadini e cioè di riprendere a gestire questa città senza lacci e lacciuoli ma nel rispetto delle regole democratiche e della legalità» dice Ferrara. L’esclusione della lista Alleanza di Popolo era sopraggiunto in seguito alla decisione della commissione elettorale mandamentale che, applicando il regolamento, avrebbe accertato una presentazione degli atti con alcuni minuti di ritardo sull’orario stabilito. Ma il Tar ha deciso diversamente e gli schieramenti ritornano così nuovamente a 19. Mentre si cerca di improntare, da parte dei più, una campagna elettorale tranquilla senza accuse e colpi bassi non accenna a diminuire, intanto, la polemica sulle candidature fantasma, di gente cioè che si è ritrovata in lista senza mai aver firmato un modello di adesione ad alcun partito. C’è anche la denuncia ai carabinieri che, come di prassi, hanno aperto un’indagine per accertare la veridicità delle accuse. Massimo Iodice, che guida una coalizione formata da Casoria in positivo, Nuova Città, Udc, Nuovo Psi, Tricolore della libertà e Forza del Sud, comunque, prova ad accendere la scintilla. «La vera coalizione di centrodestra è quella che guido io e il nostro avversario politico è il centrosinistra. Abbiamo le idee chiare anche su quanto dobbiamo realizzare». Ovviamente, Ferrara non ci sta: «La migliore risposta la daranno i cittadini chiamati ad esprimere le loro preferenze senza alcun condizionamento».

Casoria 21 aprile 2011

Negli elenchi persone che non hanno mai firmato i moduli o adesioni ai partiti

CANDIDATI FANTASMA, LISTE IN PROCURA

Polemiche e denunce scatta l'inchiesta dei magistrati. Sulle elezioni altre ombre

Domenico Maglione 

È giallo sul voto per l'elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. Ci sarebbe qualche persona che si sarebbe ritrovata candidata per le prossime amministrative senza mai firmare un modello di adesione ad un partito. Scattano le polemiche ma pure le denunce e, ovviamente, puntuale un'inchiesta della magistratura, a Casoria, città dove la campagna elettorale è partita subito con le scintille. "Il clima è troppo teso: bisogna stemperare i rancori e mettere da parte le questioni personali per cercare di offrire ai cittadini quelle certezze che chiedono ormai invano da troppo tempo", fa rilevare uno degli addetti ai lavori. Sul giallo dei candidati che non hanno mai firmato l'adesione ora c'è un'indagine della magistratura che dovrà mirare a fare chiarezza su quanto denunciato da due persone. Se dovessero essere appurate anomalie rischiano di trovarsi nei guai quelli che hanno autenticato le firme. Il modulo di adesione va sottoscritto, per legge, davanti all'ufficiale giudiziario incaricato, che può essere anche un dirigente del comune. Se la procedura viene rispettata difficilmente possono verificarsi anomalie. Ma se così non fosse allora non solo potrebbe essere capitato quanto è stato denunciato da chi si sarebbe ritrovato candidato senza sapere nulla ma ci potrebbero essere anomalie ancora peggiori. Saranno gli inquirenti, in ogni caso, a fare chiarezza. Per stemperare, intanto, il clima politico rovente la coalizione di centrosinistra non solo ha promesso di non ricorrere al manifesto-selvaggio ma invita tutti i propri candidati al consiglio comunale di non fare propaganda con cartelloni, poster ed altro limitandosi a una campagna porta-a-porta, magari solo con semplici fac-simile. "Bisogna abbassare i toni e cercare di dare un senso a questa campagna elettorale per convincere gli elettori, anche i più riottosi, a recarsi alle urne e scegliere democraticamente il nuovo sindaco e i rappresentanti del futuro consiglio comunale attraverso programmi chiari e idee sempre coerenti", fa rilevare l'ex sottosegretario alle Infrastrutture, Tommaso Casillo che non partecipa attivamente alla partita. Una "partita" che non aveva bisogno certamente dell'ennesimo colpo di scena per essere movimentata. Il giorno dopo la consegna delle liste alla commissione elettorale già è scattato il primo acuto con l'esclusione dello schieramento Alleanza di Popolo, collegato al candidato sindaco Stefano Ferrara, perché presentato in ritardo di qualche minuto. E poi sono saltati fuori anche due casi di persone candidate in due liste diverse, appartenenti peraltro a schieramenti contrari.

Casoria 19 aprile 2011

Esclusa Alleanza di Popolo, una delle formazioni di appoggio al designato Pdl Stefano Ferrara

FUORI UNA LISTA, CANDIDATI NEL CAOS

Un aspirante consigliere presente in elenchi di due schieramenti

Documenti consegnati in Comune con 4 minuti di ritardo. Scatta il ricorso al TAR

Domenico Maglione 

Caos liste e polemiche a raffica: la commissione elettorale mandamentale esclude dalla competizione lo schieramento di Alleanza di Popolo, collegato al candidato sindaco Stefano Ferrara. Si scopre, intanto, che qualche candidato al consiglio comunale ha firmato addirittura per due liste contrapposte e ora è costretto per legge, ovviamente, a rinunciare a una candidatura. Ma andiamo per ordine. Il presidente della commissione elettorale ha deciso di escludere Alleanza di Popolo perché risulta che tutta la documentazione sia stata presentata al Comune con quattro minuti di ritardo rispetto all'orario ultimo previsto per la presentazione delle liste e che scadeva alle 12 di sabato scorso. Ora bisognerà ricorrere al Tar per sperare in un'eventuale riammissione. Gennaro Basile, capolista di «Forza Casoria», lista collegata con Ferrara, intanto, risulta pure tra i candidati del Nuovo Psi, elenco che appoggia la candidatura di Massimo Iodice. Lo stesso è capitato anche con Pasquale Moccia, presente sia in Alleanza di Popolo che con Nuova Città. «Questo è il risultato della confusione che è regnata sovrana in fase di elaborazione degli schieramenti elettorali - affermano alcuni degli addetti ai lavori - Qualunque sia il risultato, siamo convinti che ad uscirne sconfitta sarà solo la città che rischia di ritrovarsi alle prese con i problemi di sempre». A prescindere dagli aspetti per così dire tecnici, a Casoria il centrodestra si gioca una partita importante che quasi certamente potrebbe avere risvolti di carattere regionale. La ricandidatura del sindaco uscente Stefano Ferrara è stata fortemente voluta da Nicola Cosentino mentre il consigliere regionale Gennaro Nocera, vicino al senatore Vincenzo Nespoli, sindaco anche di Afragola, l'ha ostacolata fino all'ultimo, preferendo addirittura correre con i suoi fedelissimi con due liste civiche a sostegno di Massimo Iodice. Appare, questo, più che una scissione anche un modo per misurarsi all'interno dello scacchiere regionale. Se Nespoli e Nocera, che pare abbiano fatto l'operazione politica anche con l'assenso di Luigi Cesaro, riusciranno ad imporsi a Casoria potrebbero poi tentare di alzare la voce per guadagnare posizioni a livello regionale.

Casoria 17 aprile 2011

Centrodestra e centrosinistra hanno scelto solo in extremis candidati sindaci

L’uscente Ferrara riconfermato dal Pdl. Il cardiologo Carfora in pista per il Pd

CASORIA, VERSO LE URNE I PARTITI IN FRANTUMI

Domenico Maglione 

È stato tutto inutile, alla fine nemmeno gli stati maggiori del Pdl sono riusciti a mettere pace nel partito e nell'intero schieramento di centrodestra che si presenta così fortemente lacerato per queste elezioni che dovranno sancire la scelta del nuovo sindaco e del consiglio comunale. Per il Pdl parte, infatti, già da oggi la fase della resa dei conti, con ripercussioni che probabilmente andranno oltre l'ambito locale. Il consigliere regionale Gennaro Nocera, vicino al senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, è costretto a partecipare al voto, con la sua squadra di fedelissimi divisi in due liste civiche «Casoria in positivo» e «Nuova Città» che insieme con Udc, Nuovo Psi e Forza del Sud hanno indicato per la leadership il commercialista Massimo Iodice (in campo, quest'ultimo, anche con il consenso di Luigi Cesaro) mentre il simbolo del Pdl, per volere di Nicola Cosentino, è finito all'ex sindaco Stefano Ferrara, nuovamente in corsa con l'appoggio di Udeur, Alleanza di Popolo, e due civiche. Parte dei consiglieri uscenti, Francesco e Orlando Esposito, Antonio Perna e Luca Scancariello sono nel Pdl che si rinforza anche con gli ex del Pd, Salvatore Graziuso e Francesco Russo, l'ex Udc Vincenzo Ramaglia e Pietro Iodice, già assessore all'ambiente. Nella lista La Caravella, che sostiene sempre Ferrara, è candidato anche l'ex consigliere Pd, Antonio Verre. Con Massimo Iodice in «Campania in positivo», ci sono invece gli uscenti Francesco Blasotti, pure lui ex Pd, Giovanni Del Prete, già consigliere socialista, oltre ad altri rappresentanti Pdl nel passato consiglio comunale, e cioè Fabio Esposito, Manlio Mele, Emila Navas e Angelo Russo. Sempre con Iodice, pure gli ex consiglieri Pasquale Pugliese (Nuovo Psi) e Mauro Ferrara (Forza del Sud). Chi ovviamente si avvantaggia di questo stato di cose è il centrosinistra che, nonostante le lotte interne non siano state di minore intensità rispetto a quelle degli avversari, alla fine, però, è riuscito a trovare una convergenza abbastanza ampia sul candidato sindaco. L'intesa è scattata sul nome del medico di famiglia e cardiologo Vincenzo Carfora, già consigliere comunale e attuale consigliere provinciale, eletto nei socialisti ma poi passato con l'Api. Quest'ultimo, a capo di un cartello composto da Pd, Idv, Api e lista civica Futuro, libertà e impegno, è uno dei rappresentanti di punta della squadra dell'ex senatore Tommaso Casillo, già sottosegretario alle Infrastrutture. Ed proprio questo legame che non è piaciuto all'Udc che all'ultimo istante ha rotto il tavolo con il centrosinistra passando con lo schieramento che appoggia Iodice. E Casillo, che ai più è apparso il vero vincitore di questa prima fase elettorale, certamente non si è dato più di tanto da fare per recuperare il partito dello scudocrociato che tra gli uscenti non presenta più Fortunato Polizio ma il rampollo più piccolo, Emilio, della famiglia dell'ex parlamentare democristiano, Francesco. Nessuna sorpresa è arrivata, infine, dagli altri schieramenti, in tutto 19 con sei candidati a sindaco. Noi d'Arpino sosterrà Mariano Marino, medico di famiglia e farmacologo, mentre Vittorio Mazzone, come da accordi della vigilia, guiderà Sinistra ecologia e libertà e Sinistra critica. C'è in campo anche la lista del Movimento Sociale di Rauti che presenta candidato alla leadership Andrea Caputo, commerciante.

Casoria 16 aprile 2011

Poli in frantumi Tutti contro tutti nel Pdl e nel Pd. Scelta del sindaco solo in extremis

CASORIA. LA SCELTA LAST MINUTE

Soltanto "Noi dI Arpino" ha già consegnato tutti gli elenchi in Comune

Domenico Maglione 

I candidati a sindaco? Paradossalmente, per i due maggiori poli, verranno decisi ufficialmente solo stamani, ormai all'ultimissimo momento, e saranno la sintesi di un travaglio notevole che lascia i partiti dilaniati dai veti incrociati e dalle lotte intestine. Ma andiamo per ordine. Lo schieramento civico Noi d'Arpino, ieri mattina ha già presentato tutto al Comune, simbolo ed elenco dei candidati al consiglio comunale e ovviamente a sindaco. Per la premiership, come già largamente anticipato, a correre sarà Mariano Marino, medico di famiglia. Per i restanti partiti, tutto verrà definito in queste ultime e convulse ore e, comunque, non oltre le ore 12, termine ultimo per la presentazione delle candidature. Lo scenario rispetto a 24ore fa, in ogni caso, non è per nulla cambiato. Se nella notte Gennaro Nocera, consigliere regionale Pdl vicino al senatore Nespoli, avrà avuto il via libera per presentare due liste civiche (Nuova città e Campania in positivo) per correre contro quello che sembra il candidato ufficiale del Pdl, Stefano Ferrara, potrebbe aggregare anche i due elenchi, sempre civici, dell'ex sindaco Salvatore Graziuso (Itinerario e La Caravella) e chissà se non pure pezzi dell'Udc o addirittura l'intero partito. Lo schieramento dello scudocrociato, infatti, ha rotto con l'ex senatore Tommaso Casillo (Api) che forte dell'accordo chiuso, a quanto pare già diverse settimane fa, con Italia dei valori, per sostenere la candidatura a sindaco del consigliere uscente del partito di Di Pietro, l'avvocato Raffaele Bene, è riuscito a portarsi sulle sue posizioni anche Paolo Cipolletta, segretario del Fli. L'asse Api-Idv-Fli quanto meno ha avuto il merito di avvicinare al senatore Casillo l'ex consigliere Sergio D'Anna (Fli), troppo spesso critico in passato nei confronti dell'ex leader socialista. E il Pd? Appurato che i consiglieri uscenti Pasquale Fuccio e Pino Balsamo non diranno mai sì alla leadership di Bene è pronto a ripiegare sul cosiddetto «piano B». Che prevede o una corsa solitaria con Fuccio candidato a sindaco o un accordo con Sinistra critica e Sel ma con Vittorio Mazzone candidato alla leadership. L'alternativa a Bene, per l'Api, è comunque il consigliere provinciale Enzo Carfora. E chissà che non si riesca a chiudere l'accordo in extremis proprio su quest'ultimo. Se il nome di Stefano Ferrara manterrà alla bufera che si è scatenata nel centrodestra, l'ex sindaco potrebbe essere, invece, nuovamente il candidato del Pdl. Con lui potrebbero andare l'Udeur, il Nuovo Psi e Forza del Sud anche se Nocera ieri ha insistito non poco per convincere i rappresentanti di questi ultimi due schieramenti a seguirlo. Se dovesse riuscirci e se con il gruppo del consigliere regionale si schiereranno anche Polizio e Trojano, se non addirittura l'intera Udc e se Graziuso, Francesco Russo e Antonio Verre manterranno e si candideranno con La Caravella e Itinerario, alla fine potrebbe essere proprio questo lo schieramento da battere. Al momento gli interrogativi, comunque, sono ancora tanti. La notte, per forza di cose, avrà portato consiglio. Ma le prospettive non sono per nulla incoraggianti: comunque andrà a finire resteranno tutti scontenti e chi rischia di rimetterci sarà la città, alle prese quotidianamente con emergenze infinite. Due mesi di trattative non sono bastati per mettere d'accordo partiti e gruppi, a dimostrazione di un malessere e di lacerazioni che partono da lontano, in una città che rischia di ritrovarsi, già subito dopo le elezioni, con una nuova precarietà amministrativa e gestionale.

Casoria 15 aprile 2011

Domani alle 12 la presentazione delle liste: ma i partiti non hanno ancora intese ufficiali

CASORIA, DUELLO FERRARA-TIZZIANI

Il candidato dell'Udc avrebbe l'appoggio di alcuni democratici

Il sindaco uscente avrebbe vinto il ballottaggio interno con Iodice

Domenico Maglione 

Più che il risultato di una scelta condivisa e meditata sarà solo il frutto di un compromesso tra gruppi e partiti del Terzo polo, del Pd e Italia dei Valori il candidato a sindaco il cui nome verrà fuori, dopo estenuanti e fibrillanti trattative, solo oggi. E il punto fine di una vicenda che ha aspetti paradossali viene piazzato solo perché ormai il tempo a disposizione è completamente finito: entro le ore 12 di domani bisognerà consegnare, infatti, gli elenchi con i candidati al consiglio comunale e alla carica di primo cittadino di Casoria. Altrimenti si sarebbe proseguito all’infinito. L’Udc, comunque, ha finalmente trovato un’intesa tra le diverse componenti al suo interno e punta decisa sulla leadership di Carlo Tizziani, già vicesindaco con il precedente sindaco Stefano Ferrara. La sua candidatura non dispiace a una parte del Pd e pure a Futuro e libertà (che però insiste sempre per il suo candidato Sergio D’Anna) mentre l’Api e Italia dei valori tentano di giocarsi fino all’ultimo la carta che conduce all’avvocato Raffaele Bene, consigliere comunale uscente. Ma l’impressione è che l’ex senatore Tommaso Casillo (Api), dopo essersi dato tanto da fare si ritrovi ora con un pugno di mosche in mano e sia costretto a ingoiare un boccone amaro convergendo alla fine su Tizziani. L’alternativa, per Api e Idv, è solo una corsa isolata a due con poche speranze, a quel punto, di incidere nella tornata elettorale. «Gli ex socialisti confluiti nell’Api si ritrovano a pagare il prezzo della poca lealtà con chi avrebbe voluto offrire loro la possibilità di riscattarsi per contribuire a governare questa città finalmente con orgoglio e managerialità» dicono alcuni ex alleati ora pronti a confluire nel centrodestra e a remare contro l’ex leader socialista. Sulla sponda opposta, intanto, l’ex primo cittadino Stefano Ferrara ha ancora tante resistenze ma di fatto nessun rivale nella candidatura a sindaco. Sembra improbabile ai più che il centrodestra si spacchi e che i fedelissimi di Gennaro Nocera, consigliere regionale vicino al senatore Vincenzo Nespoli, diano seguito ad una diaspora con la formazione di una o più liste civiche con candidato Massimo Iodice, già assessore alle Finanze nell’esecutivo guidato da Ferrara. Alla fine l’opportunismo politico avrà la meglio sulle idee e anche quei rappresentanti animati da istinti scissionisti sono destinati a rientrare nei ranghi e appoggiare Ferrara, seppure a malincuore. In pochi credono ad un braccio di ferro all’interno del Pdl che potrebbe comportare ripercussioni, ovviamente negative, anche in Regione. In extremis arriveranno anche le decisioni di Salvatore Graziuso che dopo aver lasciato Futuro e libertà potrebbe collocarsi nel centrodestra nella scia di quanto ha già fatto l’ex coordinatore di Fli, Enzo Rivellini. Chi ormai non ha più dubbi sono gli esponenti di Noi d’Arpino che avranno come leader Mariano Marino e Sinistra critica con Sel che punterà sull’ex preside in congedo Vittorio Mazzone. Ma ormai il conto alla rovescia è partito e i partiti subito dopo aver inserito i nominativi dei sindaci sulle liste, ormai già definite al 99 per cento, dovranno preoccuparsi di approntare tutti gli atti propedeutici per la presentazione degli elenchi elettorali alla commissione mandamentale deputata ai controlli e alle verifiche come per legge.

Casoria 14 aprile 2011

Pdl spaccato tra Ferrara, Iodice e Graziuso, centrosinistra e Terzo polo senza le intese decisive

CANDIDATI, VIGILIA AD ALTA TENSIONE

A due giorni dall'ufficialità di liste e schieramenti i partiti sono fermi al palo

Gli scontenti e i bocciati sono pronti a farsi appoggiare da gruppi civici

Domenico Maglione 

È tutto ancora in alto mare, a due giorni dalla presentazione delle liste e dei candidati a sindaco. C’è solo confusione e tanta sfrenata ambizione: non si parla di programmi, di sviluppo e di come risolvere le emergenze quotidiane della città. Ogni discorso è incentrato sulle poltrone, ovviamente quella di sindaco è la più ambita. E spacca gli schieramenti. Nel centrodestra come nel centrosinistra. Il sindaco uscente Stefano Ferrara che, dopo un’altalena di nomi, sembra essere ritornato prepotentemente in pole-position rischia di spaccare il Pdl. La sua candidatura non è gradita ad alcuni consiglieri uscenti, vicini alle posizioni del consigliere regionale Gennaro Nocera, fedelissimo del senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, che minacciano di correre in liste civiche con candidato alla leadership Massimo Iodice, già assessore alle Finanze nella giunta Ferrara. Nel centrodestra potrebbero trovare posto anche l’ex sindaco Salvatore Graziuso, Francesco Russo, primo eletto nel Pd alle ultime amministrative, e Antonio Verre. Chi ha deciso già tutto è «Noi d’Arpino», lista civica della frazione, che avrà come candidato alla premiership il medico di famiglia Mariano Marino e Sinistra critica con Sel, che saranno guidate dall’ex preside in congedo, Vittorio Mazzone. Un vero e proprio tsunami investe, invece, il Terzo polo e il centrosinistra. L’Udc è spaccata: l’ex consigliere Fortunato Polizio è disponibile a fare un passo indietro sulla candidatura a sindaco solo se al suo posto venisse designato un suo fedelissimo, l’avvocato Letizio Galdi. Gennaro Casolaro, invece, insiste per Carlo Tizziani candidato sindaco mentre Francesco Saverio Trojano e Vincenzo Rossetta per Ciro De Rosa, attuale dirigente del Comune di Casoria. L’altro consigliere comunale, Andrea Capano, che pure è favorevole a Tizziani, non vedrebbe male una candidatura a sindaco pure di Antonio Isoldo, direttore tecnico di «Casoria ambiente spa», proposto da una parte del Pd. Al Partito Democratico - che lancia in campo anche il medico di base Giulio Russo che ha abbandonato, appena l’altro giorno, lo schieramento «l’Altra Casoria» di cui fanno parte anche Mariano Russo, Vincenzo Infante e Gianni Bianco per aderire al partito di Bersani - non è gradita la eventuale candidatura, proposta da Italia dei valori, dell’avvocato Raffaele Bene. Se dovesse passare questo nome, che non dispiace, invece, all’Api dell’ex senatore Casillo, addirittura si avrebbe una scissione con gli ex consiglieri comunali Pd, Pasquale Fuccio e Pino Balsamo, pronti ad abbandonare il partito. E per il Pd, a quel punto, aumenterebbero anche le difficoltà di presentare una lista decente. Timidamente in giro circolano, sempre per la coalizione di centrosinistra, intanto, pure i nomi dell’ex assessore socialista Giuseppe Esposito e dell’attuale vicesindaco di Casavatore, Marco Capparone, entrambi vicini all’Api che sponsorizza anche il consigliere provinciale, sempre per la candidatura a sindaco, Vincenzo Carfora. Per Fli, attualmente Sergio D’Anna non ha rivali. Per come è intricata ormai la vicenda, comunque, sono in tanti a presagire una scissione all’interno della coalizione ma anche degli stessi partiti che la compongono. E non si esclude che qualcuno in extremis possa addirittura traslocare nel centrodestra che non aspetta altro che di rinforzarsi per avere la meglio sugli avversari e riconquistare nuovamente la poltrona più ambita del Palazzo di piazza Cirillo.

Casoria 13 aprile 2011

Colpo di scena nel centrodestra, il candidato è di nuovo il sindaco uscente

PDL, TORNA IN CAMPO FERRARA

La decisione di Cosentino ha avuto la meglio sulla scelta di Nespoli e Nocera

Centrosinistra e Terzo Polo alle prese con le trattative decisive per definire le liste

Domenico Maglione 

Appena poche ore prima sembrava definitivamente tramontata e invece quella dell’ex sindaco Stefano Ferrara ora resta l’unica candidatura possibile nel centrodestra. Miracoli della politica si dirà. Ma una cosa è certa: l’investitura è stata voluta direttamente da Nicola Cosentino che ha avuto la meglio così sul duo Cesaro-Nespoli che aveva fortemente puntato sul commercialista Massimo Iodice. Stefano Ferrara guiderà una coalizione formata da Pdl, lista Caldoro e Forza del Sud e dovrà remare forte per avere ragione di quanti anche nel suo schieramento ritengono la sua una candidatura debole rispetto agli avversari. Ma l’ex primo cittadino già tre anni fa sembrava sconfitto in partenza contro l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Tommaso Casillo che, invece, al ballottaggio fu sonoramente bocciato dall’elettorato. Ora Casillo, leader dell’Api, non sarà della partita ma sta organizzando la lista che parteciperà alle amministrative del 15 maggio prossimo insieme con il Terzo polo, il Pd e Italia dei valori. La leadership ancora non è stata definita ma ci potrebbero essere, in questa coalizione, sviluppi eclatanti. Il gruppo che comprende gli ex consiglieri comunali Salvatore Graziuso, Francesco Russo e Antonio Verre potrebbe rientrare nel Fli o partecipare con la civica La Caravella al voto di maggio insieme alla coalizione di centrosinistra. Ma la notizia ad effetto non è tanto questa quanto il fatto che Graziuso&Co, dopo aver consumato lo strappo con Api e Pd, perché contrari alla sua candidatura a sindaco, ora potrebbe appoggiare e sostenere la discesa in campo di Fortunato Polizio (Udc), primogenito di Francesco, ex deputato democristiano e consigliere comunale uscente. E in ogni caso, la squadra di Graziuso sarebbe solidale con un candidato dell’Udc. Che potrebbe essere in alternativa Carlo Tizziani, già vicesindaco con Stefano Ferrara, o Ciro De Rosa, dirigente del Comune di Casoria. Ma nella partita sono in tanti a volersi intrufolare, ad incominciare dal Pd che sembrava avere chiuso in maniera unitaria e condivisa per proporre alla candidatura a sindaco Antonella Ciaramella alla quale però nelle ultime ore sembra essersi aggiunto il nome di Giulio Russo, medico di famiglia, già assessore nell’esecutivo guidato dal sindaco Giosuè De Rosa. Non è mai tramontata anche l’idea di lanciare in pista Giuseppe Santillo, ex assessore con la giunta Cacciari a Venezia. Anche il Fli, o quella che resta del partito se Graziuso, Russo e Verre dovessero andare via, mostra velleità per guidare la coalizione. In pole position c’è Sergio D’Anna, consigliere comunale uscente eletto alle ultime amministrative nel Pdl con largo consenso. Per Italia dei valori il nome resta quello di Raffaele Bene mentre Tommaso Casillo (Api) in maniera sorniona non scopre le sue carte puntando forse a piazzare la mossa dell’ultima ora. Ma una cosa appare certa: nessuno, almeno fino a questo momento, sembra disponibile ad accettare un candidato sponsorizzato dall’ex senatore socialista ora con l’Api. Entro le ore 12 di sabato 16 aprile bisognerà, intanto, presentare gli elenchi al segretario comunale che poi provvederà ad inoltrarli alla commissione elettorale mandamentale per i riscontri previsti dalla legge e il successivo sorteggio che stabilirà l’ordine delle liste sulla scheda elettorale. Ogni elettore può firmare una sola candidatura e pure i cittadini sostenitori, che devono essere residenti, potranno sottoscrivere il proprio consenso a favore di una sola lista pena l’esclusione della firma e quindi del consenso per entrambi gli elenchi.

Casoria 12 aprile 2011

Il reportage, i Comuni al voto

CANDIDATI FANTASMA NELLA CASORIA DEI VOLTAGABBANA

Un solo aspirante sindaco e 16 liste pronte a cinque giorni dalla presentazione delle candidature

Gigi Di Fiore Inviato 

È la metafora della politica in crisi. Casoria senza candidati sindaci a soli cinque giorni dal termine per la presentazione delle liste elettorali. Casoria affannata dietro trasformismi continui, non rari nelle realtà locali ma qui più che altrove diventati patologici. Casoria che, dietro le sedici liste annunciate di appoggio a sindaci finora fantasma, ha il nulla: niente nomi sicuri, candidati consiglieri in alto mare, Che sia la morte della politica, che fa le prove proprio in una delle cinque cittadine di maggiore densità abitativa in provincia di Napoli? «Casoria deve puntare al meglio, con un sindaco che sia espressione della società civile», dice Giosué De Rosa, ex dipendente del Formez e sindaco della città per il centro sinistra qualche anno fa. Quando al Comune c’era lui, parlava di «area metropolitana», recupero delle zone dismesse come quella della ex Snaidero, riqualificazione urbana. Ma basta girare la cittadina, per immergersi nelle contraddizioni eterne dell’hinterland napoletano: 80mila abitanti, palazzoni dormitorio in passato trionfo dell’abusivismo si accompagnano a ben undici sportelli bancari. Non c’è un teatro, né una biblioteca e il verde bisogna cercarlo con il lumicino. Così, quello che è successo negli ultimi tre anni in consiglio comunale sembra solo la rappresentazione dell’ulteriore sfilacciamento di una realtà, priva di luoghi di aggregazione e riferimenti credibili. Tre anni fa, divenne sindaco Stefano Ferrara, appoggiato dal Pdl, scalzando Tommaso Casillo, uno che da queste parti è in politica da sempre. Ferrara prese più voti delle liste, ma in aula ha dovuto fare i conti con maggioranze da formare volta per volta. Tra trasformismi, polemiche sui crediti da 50 milioni di euro vantati dal consorzio CTR3 che ha realizzato le 450 case finanziate dalla legge del dopo-terremoto, assalti sul piano regolatore, il sindaco si è impantanato nelle sabbie mobili di una politica figlia di questi tempi. Il risultato è sembrato fin troppo scontato: a febbraio, 16 consiglieri comunali si sono dimessi con atto notarile ed è arrivato lo scioglimento. A lasciare, 5 Udc, 4 Fli, 2 Pd e 5 consiglieri di altrettante formazioni di opposizione. Da due mesi, al Comune c’è il commissario prefettizio Maria Rita Leonardi che gestisce l’ordinario e ha dovuto approvare il piano casa della legge regionale, usando le forbici. «La politica deve presto tornare protagonista nella nostra città», continua a ripetere nelle tante riunioni di partito Tommaso Casillo. Ma è proprio la politica che affoga nelle logiche personali, nelle divisioni di schieramento, nei cambi di casacca continui. Casoria come simbolo degli scenari politici nazionali. E districarsi nella giungla di nomi e sponsor di gruppi e partiti appare quasi impresa ardua. Come per il centro destra, ad esempio. Prima sembrava fosse il commercialista Massimo Iodice, assessore alle Finanze uscente, quarantenne, il volto nuovo della coalizione, appoggiato dal sindaco di Afragola, Luigi Nespoli. Poi, il veto di Nicola Cosentino e rispunta la candidatura del sindaco uscente, Stefano Ferrara, appoggiato anche da Luigi Cesaro, presidente della Provincia. A sinistra e tra gli oppositori moderati di Fli altri rimescolamenti. Salvatore Graziuso, che fu sindaco 15 anni fa, è appoggiato da Fli, ma non dall’Api e neanche da parte dell’Udc. Graziuso, con Antonio Verre e Francesco Russo, ex Pd, lavorano ad una lista civica. L’Udc vorrebbe candidare Fortunato Polizio, figlio del famoso Francesco che fu parlamentare e sindaco della Dc di altri tempi. Sinistra critica e Rifondazione parteggiano per Giuseppe Santillo, che vanta un’esperienza di assessore a Venezia con la giunta Cacciari ed è cognato di Graziuso. Il Pd non è convinto e rilancia con l’avvocato Raffaele Bene. Si agitano in convulse riunioni e telefonate, i politici locali e i loro sponsor come Domenico Tuccillo del Pd, Tommaso Casillo dell’Api, Francesco Polizio dell’Udc. Come finirà questa giostra? Decideranno spostamenti e accordi. Per ora, c’è un solo candidato certo e si chiama Mariano Marino. Fa il medico di base. Lo appoggia una lista civica: Noi d’Arpino. Tutto il resto è confusione. È la politica dei nostri giorni.

CASORIA 12 aprile 2011

Verso le elezioni

SCHIERAMENTI NEL CAOS E NESSUNA SCELTA CERTA

Troppi candidati in lizza

Coalizioni divise sui nomi e liste ancora da definire

Domenico Maglione 

Elezioni amministrative: l’unica certezza al momento è che il nome dell'ex sindaco Stefano Ferrara che pure sembrava essere stato rimesso in gioco, sia definitivamente tramontato. Rispunta, e con veemenza, invece, quello di Ludovico Russo, uno del gruppo dei sedici che ha contribuito allo scioglimento anticipato dell’amministrazione di centrodestra, indicato dai consiglieri regionali Daniela Nugnes e Massimo Ianniciello, dal consigliere comunale uscente di Napoli, Marco Mansueto e dal sindaco di Arzano, Giuseppe Antonio Fuschino. Questi ultimi pressano Cosentino affinchè sostenga la candidatura dell’ex socialista per guidare la coalizione che raggrupperebbe Pdl, lista Caldoro, Nuovo Psi e una lista civica. Su Massimo Iodice, invece, insiste il senatore Vincenzo Nespoli, responsabile della componente «Campania in positivo» e sindaco di Afragola. Ma potrebbe spuntare anche il nome di Salvatore Graziuso, sponsorizzato da Enzo Rivellini, ex coordinatore campano di Futuro e Libertà, rientrato ora nel Pdl. È caos anche nel centrosinistra e nel Terzo polo. C’è l’ipotesi per formare un cartello con Udc, Api, Pd, Idv e Fli ma i candidati a sindaco sembrano paradossalmente addirittura più di quelli per il consiglio comunale. Ai nomi già sul tavolo e cioè di Fortunato Polizio e Carlo Tizziani l’Udc aggiunge anche quello di un «tecnico», Ciro De Rosa, dottore commercialista, con un curriculum formativo di tutto rispetto, attuale dirigente al Comune di Casoria. Ma ci sarebbe anche un quarto aspirante. Nel Pd rispunta con forza, invece, la candidatura di Antonella Ciaramella, già in lista alle ultime regionali, che però sembra non voler accettare mentre non sono mai tramontate le candidature di Giuseppe Santillo, Giovanni Marigliano e Pasquale Fuccio. L’Idv punta su Raffaele Bene, consigliere comunale uscente mentre l’Api mette in campo solo candidature «istituzionali», con l’ex consigliere Luisa Marro e Vincenzo Carfora, consigliere provinciale. Il Fli, ora passato nelle mani del segretario Paolo Cipolletta e di Sergio D’Anna, pure punta alla leadership della coalizione. L’impressione però è che tutti i nomi che stanno circolando in queste ore, tranne qualcuno, siano messi in giro solo ad arte. Dietro le quinte ci potrebbe essere qualche candidato a sorpresa. Che potrebbe essere anche uno tra Tommaso Girasole e Tommaso Casillo, anche se gli interessati smentiscono in maniera categorica. In ogni caso, il tempo stringe ed è già partito il rush finale per presentare i candidati a sindaco e le liste che saranno formate questa volta massimo da 24 persone e non più da trenta.

Casoria 10 aprile 2011

Gli assetti in vista del voto amministrativo

FERRARA-IODICE: DERBY NEL PDL

GRAZIUSO-D'ANNA: CAOS NEL FLI

Il sindaco uscente rilancia ma Nocera frena "solo una fuga in avanti"

Domenico Maglione 

L’ex sindaco Stefano Ferrara annuncia per stamani l’apertura ufficiale della sua campagna elettorale come candidato sindaco del Pdl. Ma il senatore Vincenzo Nespoli che insieme con il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, aveva annunciato qualche giorno fa la corsa per la premiership del giovane Massimo Iodice, già assessore alle Finanze del Comune di Casoria, frena decisamente su Ferrara. «È una fuga in avanti», dice Gennaro Nocera, consigliere regionale e fedelissimo del sindaco di Afragola. Una dichiarazione che la dice lunga sull’indecisione, e pure forte, che ancora regna all’interno del Pdl che al momento sembra destinato a formare un cartello elettorale con la lista Caldoro di Pasquale Pugliese e Forza del Sud di Mauro Ferrara. Definitivo, invece, è l’abbandono degli ex consiglieri comunali uscenti Salvatore Graziuso, Francesco Russo e Antonio Verre a Fli, sulla scia della scelta dell’ex coordinatore provinciale Rivellini sostituito da ora da Luigi Muro. Quest’ultimo ha confermato il segretario sezionale locale, Paolo Cipolletta, che si impegnerà ora insieme con Sergio D’Anna, altro consigliere uscente, per formare la lista che quasi certamente correrà con la coalizione composta da Idv, Pd, Udc, Api e Sel. Graziuso, tranne colpi di scena, sarà candidato a sindaco di una lista civica in appoggio della quale andrà anche «Le Caravelle», altro schieramento civico che vede in prima fila gli ex consiglieri comunali Nicola Sparavigna e Luigi Santoro. Con Graziuso ci saranno in lista anche Antonio Verre e Francesco Russo, quest’ultimo tra i più votati alle ultime amministrative e primo eletto nel partito Democratico. Mariano Marino per Noi d’Arpino e Giuseppe Santillo o Vittorio Mazzone per Sinistra critica completano il quadro dei candidati a sindaco che al momento sembrano sicuri. E nel centrosinistra? L’intesa ancora non c’è per la leadership. L’Udc, partito che al momento è più qualificato per numeri in quanto si accinge a ripresentare una lista con cinque ex consiglieri uscenti, non riesce ad imporre uno dei propri candidati che restano Carlo Tizziani o Fortunato Polizio. L’Api, che è tra i partiti invece più deboli della coalizione (un solo consigliere uscente, Luisa Marro) tenta di fare la parte del leone e chiede la convergenza su un rappresentante di Idv, Raffaele Bene, già consigliere comunale. Ma il Partito Democratico non ci sta e tenta di far ricorso alla società civile cercando una persona super partes che riesca a mettere tutti d’accordo. Forti ambizioni di guidare la coalizione arrivano anche da Sergio D’Anna (Fli) ora che si è liberato della presenza ingombrante di Salvatore Graziuso.

Casoria 8 aprile 2011

I gruppi alla ricerca di un nome che possa unire la coalizione

CENTROSINISTRA SENZA CANDIDATO

Giochi aperti su due nomi: Bene di Italia dei valori e Vinci, leader degli ingegneri

Domenico Maglione 

È in difficoltà il centrosinistra, alla ricerca di un nome che unisca e che al momento pare non ci sia. Alla schiera già folta di papabili per la candidatura a sindaco del cartello formato da Idv, Pd, Udc e Api si aggiunge, anche Raffaele Bene, giovane avvocato e consigliere comunale uscente di Italia dei valori. «Bisogna puntare sul meglio: l'impasse si può superare solo con un patto tra gentiluomini - dice Giosuè De Rosa, ex sindaco esponente del partito Democratico - Il candidato? Deve essere una persona che ha una riconosciuta esperienza e dovrà essere individuato, a mio parere, dopo una scelta oculata nella società civile». In corsa qualcuno aveva provveduto a lanciare così Luigi Vinci, presidente dell'Ordine degli ingegneri di Napoli, casoriano "doc" sebbene abiti e vivi attualmente a Castellammare di Stabia. Ma sembra destinata ad essere solo un'ipotesi. Il disagio, intanto, non è solo nell'individuazione del candidato alla premiership. Ci sono partiti che hanno difficoltà a mettere insieme anche i candidati per presentare la lista per il consiglio comunale. Secondo i bene informati delle vicende politiche locali, lo stesso partito Democratico vivrebbe qualche momento di affanno derivante anche dalle diverse opinioni che si sono formate tra iscritti e simpatizzanti. «Sono maldicenze: è tutto ok», si affretta però a precisare un esponente della locale segreteria. Si lavora, intanto, all'interno del gruppo attualmente formato da Idv, Pd, Udc e Api per allargare la partecipazione eventualmente anche a Sinistra e libertà mentre qualcuno in extremis conta, non si sa però in base a quali argomentazioni, di convincere Fli a ritornare sui propri passi e aderire al cartello elettorale. Ma, almeno in quest'ultimo caso, sembra solo utopia: lo strappo con Fli è insanabile. Lo schieramento di Fini, tranne clamorose sorprese o ripensamenti, correrà da solo, con l'appoggio della lista civica Le Caravelle, con candidato sindaco Salvatore Graziuso. Nonostante i proclami e il placet congiunto dei parlamentari Luigi Cesaro e Vincenzo Nespoli la candidatura a sindaco di Massimo Iodice per il cartello di centrodestra sembra essere ritornata nuovamente in discussione. Pdl, Forza del Sud e lista Cesaro lavorano per rafforzare anche la coalizione e non è escluso a questo punto che ci possano riuscire convincendo Fli e Le Caravelle ad aderire al loro schieramento. In cambio, ovviamente, di una contropartita adeguata. E in questo caso il centrodestra potrebbe diventare la coalizione da battere. Ma la fibrillazione è tanta da un lato all'altro e non si esclude che la cosiddetta diplomazia politica non possa escogitare nuove ed eclatanti strategie tali da stravolgere completamente le alleanze raggiunte. Dove sembra sia veramente tutto a posto è in Noi d'Arpino che correrà alle amministrative del prossimo 15 e 16 maggio con il medico di famiglia e farmacologo Mariano Marino, consigliere comunale uscente e già presidente del consiglio circoscrizionale, alla carica di sindaco. Pure Sinistra critica e Rifondazione comunista andranno al voto con un proprio candidato alla leadership che sarà Giuseppe Santillo o Vittorio Mazzone. Quasi certamente sarà della partita con i due schieramenti di sinistra anche Sel di Fortunato De Rosa che qualcuno nel Pd spinge per avere nel proprio gruppo

Casoria 7 aprile 2011

Dopo la scelta di Iodice da parte di Nespoli e Cesaro arriva la protesta dell’ex sindaco Stefano Ferrara

PDL, PD E TERZO POLO SENZA CANDIDATI

Fli non riesce a imporre il nome di Graziuso che cerca nuove intese

Tommaso Casillo ha riaperto i contatti politici con Tommaso Girasole

Domenico Maglione 

C’è ancora tanta indecisione per le alleanze in vista delle elezioni amministrative. Anche le scelte già definite ritornano in discussione. La stessa candidatura di Massimo Iodice, esponente scelto dal Pdl per la corsa a sindaco, non sembra più tanto sicura appena 24 ore dopo l’annuncio ufficiale diffuso in maniera congiunta dai parlamentari Cesaro e Nespoli. E salta a sorpresa anche l’intesa nel Terzo polo che pure sembrava ormai consolidata. Futuro e Libertà ha lasciato ieri mattina il tavolo delle trattative dopo che l’Api e pure alcuni esponenti dell’Udc hanno contrastato fino all'ultimo il proprio candidato alla premiership che era Salvatore Graziuso. Quest’ultimo, insieme con Francesco Russo e Antonio Verre, non traslocheranno altrove e correranno con Fli, ovviamente con Graziuso candidato sindaco e con l’appoggio de La Caravella, elenco civico di cui fanno parte gli ex consiglieri comunali Nicola Sparavigna e Luigi Santoro. A questo punto, però, bisognerà capire quale scelta farà, invece, Sergio D’Anna, consigliere comunale uscente del Pdl poi passato al Fli. Quest’ultimo difficilmente seguirà Graziuso&Co e potrebbe lavorare per formare una lista civica con la quale partecipare poi eventualmente alla coalizione elettorale insieme con Api, Udc, Pd e Idv. E il candidato alla leadership? A questo punto le trattative ripartono da zero. E la guida del cartello elettorale potrebbe andare anche a Idv o Api. I nomi? Ne circolano veramente tanti, non ultimo quello dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture Tommaso Casillo che nei giorni scorsi però ha sgombrato il campo dichiarando di non essere candidato. Ma in politica tutto può succedere e le decisioni assunte la sera non valgono il mattino dopo. Una cosa è certa: Casillo ha ripreso a dialogare e in maniera anche serrata con il suo ex delfino, Tommaso Girasole, oggi nel Pd. L’intesa tra i due è così intensa che fa pensare ad una sinergia di pensiero e obiettivi molto forti tra loro facendo dimenticare anche gli scontri, durissimi, di cui sono stati protagonisti nel recente passato dopo un vecchio periodo di militanza nei socialisti che ha unito entrambi per lunghi anni. Se il candidato sindaco sarà convincente al cartello formato da Udc, Api, Idv e Pd potrebbe aggregarsi anche Sinistra e Libertà che lascerebbe sola Sinistra critica, ormai decisa a correre con Giuseppe Santillo per la poltrona di sindaco. Nel centrodestra la candidatura di Iodice, che viene ribadita con forza sul tavolo provinciale da Nespoli e Cesaro, non aggrega al momento Forza del Sud e Lista Caldoro, con questi ulltimi sicuramente su una posizione più morbida rispetto agli altri. Chi sicuramente non è convinto che i giochi siano fatti è l’ex sindaco Stefano Ferrara che fino all’ultimo tenterà di far valere le proprie ragioni per un mandato-bis. Ma a questo punto è veramente tutto in evoluzione, nel centrodestra come nel centrosinistra e le novità si rincorrono insieme alle voci di candidati prima scelti e un minuto dopo sonoramente trombati. E i programmi? Probabilemnte se ne parlerà solo a giochi fatti che andranno avanti - è l’impressione di molti - ancora per alcuni giorni per poi concludersi, per forza di cose, entro le ore 12 di sabato 16 aprile quando i partiti, pena l’esclusione dal voto, dovranno consegnare le liste con i candidati a sindaco e al consiglio comunale.

CASORIA 6 aprile 2011

Forza del Sud, Lista Caldoro e un gruppo cittadino prendono le distanze

IODICE CANDIDATO, LITE PDL-ALLEATI

Il giovane commercialista è stato individuato da Cesaro e Nespoli

Domenico Maglione 

È fatta per il candidato sindaco del Pdl: sarà Massimo Iodice, dottore commercialista ed ex assessore alle Finanze dell’esecutivo capeggiato da Stefano Ferrara, a guidare la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni amministrative. Il giovane professionista, che ha sbaragliato la concorrenza degli altri candidati, ha ottenuto il gradimento dei parlamentari Luigi Cesaro e Vincenzo Nespoli. «Abbiamo raggiunto un’intesa complessiva che interessa anche Quarto e Villaricca mentre nelle prossime ore chiuderemo anche per Grumo Nevano, Marano e Poggiomarino - afferma Gennaro Nocera, consigliere regionale e fedelissimo del senatore Vincenzo Nespoli - A Casoria abbiamo fatto la migliore scelta possibile». Ma sul nome di Iodice rischia però di rompersi il cartello formato oltre che dal Pdl anche da Forza del Sud, lista Caldoro e una civica. «Non siamo assolutamente d’accordo con il metodo utilizzato per giungere alla scelta del candidato - dice Angelo Marino, consigliere regionale di Forza Sud - Se il Pdl avesse puntato sul sindaco uscente avremmo avuto poco da ridire ma dal momento che la scelta è ricaduta su un’altra persona proprio non ci stiamo». Anche Antonio Pugliese, responsabile cittadino della lista Caldoro, punta a mettere in discussione l’intesa: «Nessuno ci ha interpellato, ci troviamo un candidato calato dall’alto senza che nessuno abbia avuto la delicatezza di interpellarci». Non resta che attendere anche le decisioni dell’ex primo cittadino Stefano Ferrara che, dopo essere stato silurato, verrà proposto per capolista nel Pdl e poi, in caso di vittoria e di una sua elezione, per la presidenza della futura assise cittadina. Ma l’ex sindaco potrebbe avere anche una reazione clamorosa e decidere di correre per la premiership a capo di un cartello di liste civiche. «Per il momento non ho comunicazioni ufficiali. Iodice? È un’ottima persona ma l’intesa ancora non c’è. Continuo a credere in una mia ricandidatura» ha detto ieri sera Ferrara. Dove la confusione è ancora tanta è pure nel centrosinistra e nel cosiddetto Nuovo Polo che raggruppa Udc, Fli e Api. L’ex senatore Tommaso Casillo, ora con l’Api, nonostante per numeri sia attualmente in una posizione di debolezza insiste però per dire la sua fino in fondo sulla leadership e sembra contrastare l’eventuale ascesa di Salvatore Graziuso, prescelto da Fli per la candidatura a sindaco. «La verità è che non abbiamo preclusioni verso alcuno: Graziuso va bene se diventa condiviso insieme con gli altri alleati e dal Pd con il quale vogliamo allargare la coalizione per vincere le elezioni», dice Casillo. Ma al Pd, che pure sembra disponibile a riconoscere la leadership a Fli, non è gradito Graziuso ma neppure Verre e Francesco Russo per la precedente militanza nel partito Democratico. In realtà, Casillo ha in mente il suo candidato e pensa ai nomi del prefetto Mariella D’Ascia o a quello del geriatra Salvatore Putignano dopo aver incassato, a quanto sembra, l’ennesimo no secco di Enzo Piscopo, direttore di Nuova Stagione. Se il Pd dovesse rompere l’intesa, ma al momento sembra improbabile, con il Terzo polo potrebbe chiudere con Sinistra critica, Rifondazione e Sinistra e libertà ma in questo caso dovrà accettare la candidatura a sindaco di Giuseppe Santillo che non pare più in discussione. Come è tutto definito anche per la lista civica «Noi d’Arpino» che avrà candidato Mariano Marino.

Casoria 3 aprile 2011

Probabilmente si deciderà tutto all’ultimo minuto. Mentre latitano i programmi

I CANDIDATI CI SONO MA E' FUMATA NERA SULLE ALLEANZE

Il Pd continua a non far carte con l'asse di ferro Udc-Fli-Api

Nell'altro polo tanti nomi, niente ok

Domenico Maglione 

Il tempo stringe ma l’accordo tarda. Nel centrodestra come nel centrosinistra è ancora tutto in alto mare e non ci sono spiragli, fino a questo momento, che inducono all’ottimismo. Probabilmente l’intesa ufficiale si raggiungerà solo all’ultimo minuto. Solo se si dovesse arrivare alla rottura insanabile, le segreterie regionali potrebbero essere indotte a calare dall’alto un candidato super partes, anche esterno alla città, nel tentativo di vincere le resistenze e superare al voto gli avversari. In quest’ottica, nelle ultime ore, è circolato il nome di Gennaro Ferrara, presidente del consiglio provinciale, in quota Udc, che qualcuno vuole mettere in giro ad arte per contrastare la leadership di Fli e del suo candidato, Salvatore Graziuso. Ma appare solo un tentativo per aggregare all’asse Udc-Fli-Api anche Pd e Idv. Se l’intesa ancora non c’è stata su Graziuso, comunque, è perché la segreteria locale del Pd insiste con il veto su quest’ultimo, eletto nel Pd e poi passato allo schieramento di Fini. La regia per l’accordo è nelle mani dei coordinatori provinciali e regionali che dovranno mettersi d’accordo e scegliere uno, probabilmente tra Graziuso del Fli ), Carlo Tizziani e Fortunato Polizio (Udc), anche se quest’ultimo smentisce un suo interessamento alla poltrona. Dove i probabili candidati sono tanti, invece, è nel centrodestra. Al fianco del sindaco uscente Stefano Ferrara, si sono aggiunti progressivamente per la premiership i nomi di Luca Scancariello, Amedeo Blasotti, Cesare Ferone, Massimo Iodice, tutti del Pdl, e Antonio Pugliese (Nuovo Psi). Senza dimenticare quello più clamoroso di Ludovico Russo, ex consigliere socialista pronto al grande salto. Quest’ultimo, comunque, se non dovesse spuntarla per la poltrona più ambita del Palazzo quasi certamente non si ricandiderà per un posto di consigliere ma darà il suo appoggio a un esponente del Pdl. Quello che è certo è che non c’è un solo partito che abbia invece detto quali sono i programmi e le iniziative per risollevare la città dal degrado. Chi sul punto ha le idee chiare sono invece Sinistra critica, Rifondazione e Sel che in un manifesto annunciano di «voler ripristinare legalità e regole in città» insieme con Noi d’Arpino il cui programma mira a consolidare la storia e la tradizione della frazione, programmando la rinascita con la creazione di migliori servizi e infrastrutture.

Casoria 2 aprile 2011

Comunali, aumentano le chance per l’ex rappresentante del Pse. Ma Ferrara non molla

CENTRODESTRA, SPUNTA RUSSO

Terzo polo e democratici a caccia di un accordo: si scommette su Graziuso

Domenico Maglione 

Ormai è certo: le candidature a sindaco verranno decise dai tavoli regionali e sono destinate a riservare più di un colpo a sorpresa rispetto alle tante indicazioni finora emerse. Nel centrodestra sembrano aumentare le chance dell’ex socialista Ludovico Russo per guidare la coalizione che raggrupperebbe Pdl, lista Caldoro, Nuovo Psi e una lista civica. L’unico ostacolo, e non di poco, è che quest’ultimo fino a due mesi fa in consiglio comunale sedeva nei banchi dell’opposizione. Non è tramontata, intanto, certamente la possibilità di una riedizione del Ferrara-bis ma a crederci fino in fondo sembra rimasto di fatto solo l’ex primo cittadino, nonostante le garanzie ricevute dal duo Cosentino-Cesaro. Le altre ipotesi che pure vogliono accreditati i nomi di Luca Scancariello, Antonio Pugliese e, ultimo in ordine d’arrivo, quello di Massimo Iodice, ex assessore alle Finanze, per la poltrona di sindaco, sembrano più messe in giro per non scoprire le carte che reali, anche se in politica tutto può cambiare nell’arco di pochissimo tempo. Una cosa è certa: la componente che fa capo al senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, e al suo fedelissimo Gennaro Nocera, consigliere regionale e leader locale del Pdl, potrà incidere poco quanto niente sulla scelta del candidato alla poltrona più alta del municipio. Le loro opzioni sono state indirizzate su altri Comuni, tra cui in prima fila quello di Pozzuoli. Nel Terzo polo, che a qualcuno a Casoria piace chiamare Nuovo Polo, i giochi sono ancora relativamente aperti. La leadership, da accordi provinciali, è stato stabilito che spetti a Fli, che con Udc e Api è il gruppo di partenza intorno al quale si sta cercando di creare un consenso, nel tentativo di aggregare pure Pd e forse Idv oltre a qualche civica. Il nome sul tavolo per guidare la coalizione è quello di Salvatore Graziuso, transitato nel partito di Gianfranco Fini dopo essere stato eletto nel Partito democratico. E sono proprio alcuni esponenti locali di questo schieramento, a causa di quel «tradimento», a manifestare più di qualche perplessità sulla scelta. Un problema che però potrebbe essere superato grazie anche alla mediazione delle segreterie regionali. Mariano Marino per Noi d’Arpino e Giuseppe Santillo o Vincenzo Russo per Sinistra critica, Sinistra e libertà e Rifondazione comunista potrebbero completare il quadro dei candidati alla poltrona di sindaco alle prossime elezioni del 15 e 16 maggio prossimo.

Casoria 29 marzo 2011

Centrodestra e centrosinistra non sciolgono la riserva su alleanze e candidati

CAOS ELEZIONI, PARTITI IN ALTO MARE

Il Pd punta all'accordo con il Terzo Polo e l'Idv per riconquistare il Comune

Nel Pdl, l'ex primo cittadino Ferrara non molla ma pesa lo stop di Nocera

Domenico Maglione 

Non c’è un giorno che non spunti un nome nuovo nella corsa alla poltrona di sindaco della città. Nel centrodestra come nel centrosinistra le voci si rincorrono, tante volte messe anche artatamente in giro da chi ha interesse a diffonderle per bruciare un avversario o soltanto per tentarne di sfruttare un minimo di vantaggio. Quello che è certo al momento è che i giochi sono tuttora aperti e manca qualunque tipo di intesa in grado di orientare già i cittadini. Tentando di superare i partiti e gli schieramenti, intanto, affiora pure qualche movimento di pensiero, come il gruppo formato da Gianni Bianco, Giulio Russo, Mariano Russo e Vincenzo Infante, tutti comunque, a vario titolo e in partiti anche diversi, seppure sempre di centrosinistra, con pregresse esperienze politiche. Nel centrodestra, invece, dove non molla l’ex sindaco uscente Stefano Ferrara, la cui precedente gestione amministrativa è stata bruscamente interrotta dopo le dimissioni di 16 dei 30 consiglieri comunali, continuano a spuntare come funghi i nomi per una eventuale premiership. L’ultimo, ma solo in ordine di tempo, è quello del commercialista Amedeo Blasotti, già direttore generale dell’ente di piazza Domenico Cirillo e segretario cittadino del Pd da cui si dimise per seguire il parlamentare Riccardo Villari, di cui è un fedelissimo, prima nell’Mpa e poi nel Pdl. Ma sulla scelta del candidato del centrodestra alla poltrona numero uno del Palazzo municipale c’è chi ci tiene in maniera particolare a dire l’ultima parola. Ed è il consigliere regionale e leader locale del Pdl, Gennaro Nocera, legatissimo al senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola. Nocera dovrà insistere a Napoli, presso le segreterie provinciali e regionali per prevalere e esprimere il suo gradimento su un eventuale candidato che al momento, nonostante le garanzie date dal duo Cosentino-Cesaro all’ex sindaco Stefano Ferrara a cui è stato promesso la ricandidatura, ancora non c’è. Se Nespoli e la sua componente potranno prevalere nella scelta del candidato a sindaco di Pozzuoli, come pure sembrano interessati a fare, è ovvio che su Casoria però potrebbero essere costretti a fare un passo indietro, se non pure due. E nella corsa, a questo punto, potrebbe inserirsi anche Luca Scancariello, vicino a Mario Landolfi. In ogni caso, l’impressione è che i giochi verranno decisi solo dal tavolo provinciale e regionale e che al momento sono ancora in alto mare. Così pure nel centrosinistra dove il Pd, nonostante alcune resistenze locali, vuole partecipare ad un’ampia coalizione per battere il centrodestra e ritornare alla guida del Comune. L’obiettivo degli organismi napoletani del Partito democratico è di chiudere l’intesa con una ampia partecipazione che veda insieme Udc, Fli, Api e Idv. Ma bisognerà superare qualche personalismo interno a gruppi a partiti e trovare l’accordo sui programmi e sul candidato sindaco. Tra gli aspiranti alla leadership ci sono sicuramente Carlo Tizziani, Salvatore Graziuso, Sergio D’Anna e, nonostante le smentite del diretto interessato, qualcuno sostiene che potrebbe essere lanciato sul tavolo all’ultimo momento anche Fortunato Polizio. La situazione in quest’area appare molto delicata e se non si riuscirà a trovare un accordo che possa mettere d’accordo veramente tutti non è escluso che possa determinarsi anche qualche clamoroso strappo. Per il momento, invece, restano alla finestra Rifondazione, Sinistra critica e Sinistra e Libertà che puntano ad un rinnovamento concreto e mirano a lanciare sulla poltrona di sindaco un proprio candidato. Il nome più accreditato è sempre quello di Giuseppe Santillo, casoriano doc, già assessore al comune di Venezia.

 

LO SCENARIO

Venti liste in campo per i 24 posti in assemblea

Da quindici a venti saranno le liste in corsa a Casoria per contendersi i 24 posti in consiglio comunale. Sarà una caccia all’ultimo voto anche per i sindaci che saranno almeno quattro ma potrebbero aumentare a sei se Stefano Ferrara dovesse decidere di correre da solo, nel caso in cui venisse silurato dal Pdl. E nella stessa situazione potrebbe ritrovarsi il Pd se non riuscirà a trovare l’accordo con il Nuovo Polo, che sembra non tanto impantanato sulle idee e i contenuti programmatici quanto sulla figura del candidato che dovrà guidare la coalizione. E con la riduzione dei consiglieri da 30 a 24 sale il quoziente di preferenze per essere eletto, non solo per i singoli ma anche per i partiti. I gruppi minori, che pure hanno preannunciato la loro partecipazione alle elezioni di maggio - che scatta anzitempo dopo la sfiducia all’ex sindaco Ferrara con le dimissioni di 16 dei 30 consiglieri comunali - rischiano di essere penalizzati e per qualcuno addirittura potrebbe non scattare il quorum necessario per ottenere la presenza in consiglio comunale.

Casoria 27 marzo 2011

Verso le amministrative di Maggio

PDL, SCONTRO SU FERRARA - STOP DI NESPOLI

Si fa largo Scancariello vicino a Landolfi e Nocera

Terzo Polo avanza Graziuso

I democratici insistono su Fuccio ma la sinistra non molla: "il nome giusto è Santillo"

Domenico Maglione

Il tempo stringe ma nei partiti e nelle coalizioni c’è ancora tanta confusione e incertezza prima di definire le alleanze per le elezioni amministrative del prossimo 15 maggio. Anche la nuova candidatura a sindaco di Stefano Ferrara per il Pdl, che sembrava certa appena l’altro giorno, sembra ritornare in discussione, nonostante l’asse Cosentino-Cesaro abbia dato le più ampie garanzie all’ex sindaco del centrodestra, mandato anzitempo a casa un mese fa circa per le dimissioni di 16 dei 30 consiglieri comunali. L’area che fa capo al senatore Vincenzo Nespoli e al consigliere regionale Gennaro Nocera, insieme con quella vicina a Mario Landolfi, sulle cui posizioni si rivede in città l’ex consigliere Luca Scancariello, stanno tentando in tutti i modi di mandare a monte l’accordo su Ferrara, ritenuto un candidato debole per riconquistare lo scranno più alto del Palazzo di piazza Domenico Cirillo. E nella corsa per la leadership Landolfi vuole inserire proprio Scancariello che a quanto pare - ma la notizia non trova conferma ufficiale - non andrebbe male nemmeno al gruppo di Nocera. Ma se l’intesa sull’ex sindaco Ferrara dovesse saltare, tenteranno di rientrare in gioco anche altre figure politiche locali per la candidatura a sindaco. Pure il Nuovo Psi timidamente potrebbe dire la sua e proporre a capo della cordata di centrodestra, per la corsa a sindaco, l’ex vicepresidente della Provincia, Antonio Pugliese. Il balletto di nomi proposti, il giorno dopo affossati e poi ancora rilanciati è sintomatico della lacerazione che, comunque, è evidente all’interno della coalizione di centrodestra. Ma non sta meglio il centrosinistra mentre chi sembra mostrare di avere coerenza e idee chiare è la lista di Noi d’Arpino, che è uscita subito allo scoperto e ha deciso di correre da sola contro tutto e tutti con un proprio candidato a sindaco che è l’ex consigliere comunale e già presidente del consiglio circoscrizionale Mariano Marino, farmacologo e medico di famiglia. Il Pd vorrebbe dire la sua sulla nomina del candidato a sindaco e continua a insistere sull’ex consigliere comunale Pasquale Fuccio. Ma i partiti di sinistra, Rifondazione comunista, Sinistra critica e Sinistra e Libertà, su questo versante mostrano di essere sordi e insistono per lanciare alla leadership Giuseppe Santillo, l’ex assessore della giunta Cacciari a Venezia, che è anche il cognato di Salvatore Graziuso, già sindaco di Casoria. A proposito di quest’ultimo, che ora milita nel Fli: il suo è un nome che potrebbe trovare d’accordo anche l’Udc e l’Api per la candidatura a sindaco del cosiddetto Terzo polo. Non ha il gradimento, invece, Graziuso di alcuni esponenti dell’Idv che pure in passato gli sono stati molto vicini. Ma soltanto perché oggi tutti sembrano voler perseguire la strada del nuovo che avanza e sicuramente non per altri motivi. Ma alla fine non è escluso che si possa trovare un’intesa che veda aggregati al Terzo polo anche Italia dei valori e il Partito democratico, che ha ricevuto l’invito dagli organismi regionali e provinciali di confrontarsi e discutere a largo raggio nel tentativo di ampie intese e possibilmente vincenti. Una tesi che smentisce qualcuno all’interno di quel partito, che insiste per andare da solo in nome di un rinnovamento che francamente non si intravede. Se Fuccio sarà il candidato sindaco pare che si impegnerà, infatti, per fare eleggere Pino Balsamo al consiglio comunale, mentre Pasquale Tignola dovrebbe raccogliere i consensi degli altri grandi elettori del Pd. E gli altri candidati della lista? Rischieranno di fare le comparse?


Casoria 25 marzo 2011

L’ex sindaco è il candidato della coalizione, Nocera frena: dobbiamo ancora decidere

PDL: C'E' FERRARA MA E' POLEMICA

C'è l'ok di Cosentino ma la corrente di Nespoli sostiene altre soluzioni

Lo scenario Democrat divisi tra Fuccio e il sostegno a Santillo esponente delle sinistre

Domenico Maglione

Il centrodestra rompe gli indugi e ufficializza la candidatura a sindaco nuovamente di Stefano Ferrara. Ma è un giallo. Gennaro Nocera, consigliere regionale e leader del Pdl a Casoria, che finora non si è mai espresso, anche se chi gli è più vicino non ha nascosto perplessità quando si è parlato di un eventuale ritorno di Ferrara alla guida della città, dimostra di essere all’oscuro dei fatti: «Non so nulla di questa decisione: aspetto comunicazioni ufficiali dai vertici provinciali e regionali che finora non sono arrivate». Non è una novità che la componente che fa capo al senatore Vincenzo Nespoli, di cui fa parte appunto Nocera, punti su un volto nuovo. Ma pare che, con il placet anche di Nicola Cosentino, ormai i giochi siano fatti per lanciare nella corsa alla premiership l’ex primo cittadino mandato anzitempo a casa un mese fa dopo le dimissioni di 16 dei trenta ex consiglieri comunali dell’assise cittadina, che sarà formata ora da soli 24 rappresentanti. «Stefano Ferrara candidato? È una voce che non trova conferma», dice Pasquale Pugliese, coordinatore cittadino del Nuovo Psi, partito che correrà con il Pdl e Forza Sud ai quali dovrebbe andare in appoggio anche una lista civica. Un’indiscrezione dell’ultima ora, intanto, anche se non trova conferma ufficiale, dà come candidato nel Partito delle Libertà anche l’ex consigliere socialista Ludovico Russo. Anzi, c’è addirittura chi preme per lanciarlo come candidato alla leadership del centrodestra. E se i giochi sembrano abbastanza delineati nel centrodestra, anche se in politica le certezze si hanno solo all’ultimo istante, nel centrosinistra c’è ancora tanta confusione. Il candidato di Rifondazione comunista, Sinistra critica e Sinistra e Libertà continua ad essere Giuseppe Santillo, già assessore nella giunta con Cacciari sindaco a Venezia. Il nome piace anche ad alcuni componenti del Pd (Villino e Gagliardi) partito che continua ad insistere ancora sulla candidatura a sindaco però del consigliere uscente Pasquale Fuccio. I vertici regionali del Partito Democratico, intanto, hanno chiesto ai responsabili locali di aprire un tavolo di confronto più ampio che coinvolga Idv e le forze del Nuovo Polo, cioè Udc-Fli-Api. Ma le perplessità, al momento, per un’alleanza così ampia sono veramente tante. Alla fine il cosiddetto Terzo Polo potrebbe addirittura perdere l’Api che potrebbe andare con Pd e Idv mentre Udc e Fli, con un proprio candidato a sindaco e con l’appoggio della lista civica La Caravella, potrebbero decidere di andare da sole. Ma sono solo ipotesi dettate anche dagli umori, più che dalle convinzioni, del momento. Chi invece ha deciso di correre da sola è la lista civica «Noi d’Arpino» che avrà come candidato a sindaco il medico di famiglia, ex consigliere comunale e già presidente della circoscrizione, Mariano Marino. In totale i candidati alla premiership non saranno meno di quattro e potrebbero arrivare anche a cinque mentre le liste sicure al momento sono sedici con una previsione di crescita fino a venti. «Siamo ancora lontani dal traguardo - afferma Tommaso Casillo, leader dell’Api - L’importante è ritrovarsi intorno ad un programma condiviso, in grado di affrontare e risolvere i problemi della città, con un candidato a sindaco che sia espressione convinta della coalizione. È opportuno superare i personalismi per convincere gli elettori a credere nei partiti i quali devono essere interpreti di scelte innovative per veicolare questa città verso traguardi nuovi e ambiziosi».

Casoria 11 marzo 2011

Udc, Fli e Api uniti alle amministrative di maggio: patto a tre fra Polizio, Casillo e Graziuso

ELEZIONI, INTESA NEL TERZO POLO

Domenico Maglione 

È ufficiale: c’è l’intesa nel Terzo polo per correre uniti alle elezioni amministrative del 15 maggio. La coalizione Udc-Fli-Api sarà sostenuta, inoltre, anche dalla lista civica La Caravella dell’ex consigliere di An, Nicola Sparavigna, e da un altro elenco civico promosso da alcuni esponenti politici con trascorsi amministrativi a Casoria e ad Afragola. L’intesa tra i moderati va a gonfie vele, insomma, ma non spaventa il centrodestra che lavora sodo per arrivare con tutte le carte in regola all’appuntamento con il voto per l’elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale che prenderà il posto del commissario prefettizio Maria Rita Leonardi. L’ex primo cittadino Stefano Ferrara, sfiduciato anzitempo con il voto determinante dell’Udc, pare abbia ricevuto le dovute garanzie dai vertici regionali e provinciali del Pdl per guidare nuovamente la scalata alla poltrona numero uno del Palazzo di piazza Domenico Cirillo. Ma l’area che fa capo al consigliere regionale Gennaro Nocera e al senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, puntano decisamente su un volto nuovo. I nomi? Resta quello di Cesare Ferone dopo il deciso dietrofront, a quanto pare, del cardiologo Luigi Iovine. Ma l’impressione è che i giochi siano tuttora aperti. Lo stesso Nocera abbandonerà lo scranno in consiglio comunale e tenterà di lanciare al suo posto il figlio. Nel frattempo, lo stesso Nocera non perde tempo per cucire le alleanze dialogando in maniera serrata e convinta con il Nuovo Psi dell’ex consigliere Pasquale Pugliese, che ha preannunciato una lista di ambiziosi giovani under 30, e con lo schieramento dell’Mpa che fa capo a Mauro Ferrara. Della partita potrebbe essere anche lo schieramento di Società aperta, un elenco di candidati messi insieme da Aldo Casillo che dialoga bene, in questa fase, a quanto sembra anche con il Terzo polo. Quest’ultimo schieramento rappresenta di fatto, intanto, la novità politica più importante del momento perché dall’intesa dei tre partiti nasce un patto storico tra tre figure di primo piano della politica locale, mai tutti e tre insieme prima d’ora, e precisamente Francesco Polizio, Tommaso Casillo e Salvatore Graziuso. Per quanto riguarda il centrosinistra è tutto in stand-by. Sinistra critica, Rifondazione comunista e Sinistra e Libertà di Fortunato De Rosa sono pronti ad aprire al Pd e ai Verdi, ma chiedono di dare un’indicazione forte sulla figura del candidato alla premiership. Naufragato il nome della prima ora, quello cioè di Giuseppe Santillo, già assessore al Comune di Venezia con Cacciari alla guida dell’amministrazione comunale, ora la scelta sembra essere caduta sull’ex preside del liceo Gandhi, Vittorio Mazzone. Il Partito democratico, che è d’accordo sulla politica ambientalista e sul rinnovamento istituzionale con i tre partiti della sinistra, vorrebbe puntare però per la candidatura a sindaco su uno dei due consiglieri uscenti, Pino Balsamo e Pasquale Fuccio, con quest’ultimo leggermente in vantaggio nei sondaggi rispetto al primo. Al momento si discute cercando di trovare l’intesa ma le parti sembrano ancora distanti e distinte sulle rispettive posizioni. D’altronde il tempo non manca per le definitive alleanze: le liste vanno presentate entro le 12 del 16 aprile prossimo.

Casoria 9 marzo 2011

Chiesto un segnale forte al commissario straordinario: "Irregolarità per il nuovo cimitero"

L'UDC: CANCELLARE GLI ATTI ILLEGITTIMI

Il terzo polo cerca di allargare la base delle alleanze - Prima intesa con Fli e Api

Domenico Maglione

«Bisogna ripristinare la legalità revocando tutti gli atti illegittimi dell’ex amministrazione comunale, ad incominciare dalla determina che prevedeva uno studio di fattibilità per la realizzazione del cimitero comunale». Esce allo scoperto l’Udc che con l’ex parlamentare Francesco Polizio lancia un appello al commissario prefettizio Maria Rita Leonardi affinchè revochi in autotutela tutti i provvedimenti non conformi a leggi e normative varati negli ultimi mesi. Lungo appare l’elenco, secondo il rappresentante dell’Udc. «Per lo studio di fattibilità del cimitero sono stati utilizzati i fondi degli oneri di urbanizzazione che possono servire per pagare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici. Ma bisogna monitorare attentamente anche su quanto avviene per l’assegnazione di forniture varati dal settore lavori pubblici e servizi diretti alla persona perché è intollerabile che si proceda con il sistema dell’offerta economica più vantaggiosa» dice Polizio secondo il quale l’ente di piazza Domenico Cirillo potrebbe risparmiare soldi anche nominando, per la direzione tecnica dei lavori alle scuole San Mauro, Cimiliarco e allo stadio San Mauro, personale in servizio al Comune al posto di professionisti esterni. «La gestione commissariale, sebbene transitoria e provvisoria, non può mantenere in vita tali illegalità senza intervenire attraverso accertamenti rigorosi» conclude Polizio che appoggerà la candidatura del figlio Fortunato, già consigliere uscente, alle amministrative del prossimo 15 e 16 maggio. E proprio Fortunato Polizio, che alle ultime elezioni è stato il più votato in assoluto, in merito ad alcune indiscrezioni che lo indicano tra i favoriti per la candidatura a sindaco dello schieramento centrista che al momento si basa su un autentico patto di ferro tra Udc e Fli al quale aderiranno probabilmente altri schieramenti, tra cui l’Api, chiarisce che in questo momento non esiste una sua candidatura per la premiership. «Pur onorato della indicazione che emerge - dice Fortunato Polizio - ritengo utile assecondare lo sforzo di quanti si stanno adoperando per trovare una figura che sia capace di rappresentare un nuovo gruppo, con l’auspicio di raccogliere il consenso di quanti non condividono la riproposizione dell’esperienza Ferrara». L’Udc è stato il partito che di fatto ha messo in ginocchio l’ex sindaco Ferrara dopo tre anni dal voto amministrativo determinando la nomina del commissario prefettizio il cui obiettivo principale resta quello, al momento, di varare il bilancio di previsione dell’ente locale.


Casoria 5 marzo 2011

Apertura di Sel, Prc e Sc. Paletti sul candidato sindaco: «Sia laico e riformista»

LA SINISTRA AL PD: INTESA POSSIBILE

Spunta il nome di Santillo ex assessore a Venezia

Terzo polo non c'è accordo

Domenico Maglione

L’intesa nel centrosinistra è possibile. Ma a patto che si punti in maniera decisa sulla discontinuità degli uomini e su progetti ambiziosi che mirino a tutelare l’ambiente e a incentivare le politiche per il lavoro. Sinistra critica, Sinistra e Libertà e Rifondazione comunista - una sigla, quest’ultima, che ricompare in città dopo che molti pensavano fosse scomparsa - escono improvvisamente allo scoperto e mandano un messaggio chiaro al Pd, al quale fanno capire in maniera chiara che l’accordo si può fare se si condivide il programma e ovviamente anche il candidato a sindaco. Che deve essere un uomo dalle caratteristiche precise: possedere l’ideologia laica, socialista e riformista e non avere avuto mai legami con la politica locale. Un modo come un altro per dire no ad una eventuale candidatura, per la poltrona numero uno del Palazzo di piazza Domenico Cirillo, agli ex consiglieri del Pd, Pasquale Fuccio e Pino Balsamo. Sinistra critica, rappresentata in città da Vincenzo Russo con Nando D’Anna e Gennaro Laudiero in prima fila, vorrebbero puntare su un nome ambizioso, quello di Giuseppe Santillo, casoriano di nascita e già assessore al Comune di Venezia quando Cacciari era alla guida dell’amministrazione. Ma è solo un’ipotesi, destinata a quanto pare pure a restare un sogno. Quasi certamente, quindi, bisognerà cercare altrove. Bisognerà capire nel frattempo pure quali siano le intenzioni del Pd. Il partito del segretario Pasquale Amoroso ha poche alternative: o accetta o rischia di andare da solo o insieme con i Verdi. Anche perché i giovani del Partito democratico non consentiranno mai un’alleanza con il Terzo polo né tantomeno con l’Api dell’ex sottosegretario socialista Tommaso Casillo, che mantiene l’accordo già raggiunto con Udc e Fli, ma non disdegna di lanciare uno sguardo anche a quanto altro accade intorno. Anche Italia dei valori, a livello locale, più che un’intesa con il partito democratico preferisce un’alleanza con il Terzo polo, forte, quest’ultimo, anche dell’appoggio di una lista civica di ex di Alleanza nazionale, guidati dall’avvocato Nicola Sparavigna. Chi ha già deciso, anche se in politica fino all’ultimo non è detto che sia sempre così, è invece Noi d’Arpino che sulle ali dell’entusiasmo di molte famiglie del quartiere periferico correrà da solo con il medico Mariano Marino, candidato sindaco. L’obiettivo è di portare almeno due consiglieri nell’assise cittadina. E nel centrodestra? L’ala del Pdl che fa capo al consigliere comunale Gennaro Nocera sembra sempre più orientata a non puntare più sull’ex sindaco Stefano Ferrara, che però farà di tutto per ricandidarsi per la premiership. I nomi del Pdl, area Nocera-Nespoli, per la candidatura a sindaco restano quelli della prima ora: l’ingegnere Cesare Ferone o il cardiologo Luigi Iovine, anche se i diretti interessati smentiscono l’interessamento per la partecipazione alle prossime amministrative del 15 e 16 maggio. Se alla fine Ferrara verrà ostacolato in maniera definitiva, non si esclude però che potrebbe ripiegare su una lista civica, ovviamente con lui candidato alla poltrona di sindaco. E questo aumenterebbe la disgregazione e potrebbe favorire in parte gli avversari. Avversari che al momento non mostrano di stare però meglio, Udc e Fli compresi, che sul nome del candidato a sindaco non riescono ancora a trovare l’intesa. Sul tavolo ci sono le candidature di Fortunato Polizio, Salvatore Graziuso e Carlo Tizziani ma per chiudere la contesa e andare avanti non si esclude che alla fine potrebbe spuntare il classico candidato super partes.

Casoria 27 febbraio 2011

Pronte 14 formazioni per la corsa a sindaco, altre due presto in campo

ELEZIONI, E' GIA' RECORD DI LISTE

Il quartiere di Arpino presenta un suo candidato

Il Nuovo Psi punta sugli under 30

Domenico Maglione 

Sono già aumentate a 14 ma potrebbero addirittura arrivare a sedici le liste che saranno in corsa per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco che si terranno il prossimo 8 maggio. Ai nastri di partenza ci sarà anche il Nuovo Psi con una lista di giovani under 30 guidata dal consigliere uscente Pasquale Pugliese. Noi d’Arpino, lo schieramento civico che si batte per la risoluzione dei problemi del quartiere periferico cittadino, che conta circa 30mila abitanti, intanto, annuncia di volere correre da solo con candidato a sindaco il medico di famiglia Mariano Marino, anch’egli consigliere uscente. L’unica certezza al momento, invece, sembra il patto di ferro stretto tra Udc-Fli-Api al quale ha dato ufficialmente il suo assenso anche Ciriaco De Mita, intervenuto a una manifestazione elettorale, la prima in assoluto in città, nell’auditorium della scuola padre Ludovico. «Seguirò da vicino tutte le fasi dell’intesa e anche quelle correlate alla scelta del candidato sindaco della coalizione», ha affermato l’ex presidente della disciolta Democrazia cristiana. Con il gruppo centrista potrebbero aggregarsi anche il Partito socialista, Idv e la lista civica La Caravella, guidata dall’avvocato Nicola Sparavigna, già consigliere comunale per Alleanza nazionale. «Ma i giochi sono in evoluzione - dice Pasquale Pugliese (Nuovo Psi) -. Sulle intese avrà il suo peso l’accordo che si chiuderà per il Comune di Napoli: se l’Udc, per le elezioni nel capoluogo, va con il Pdl, a Casoria costituirebbe un’anomalia il patto tra centristi e Fli». E che il voto al Comune di Napoli possa condizionare le scelte anche in provincia è convinto anche l’ex sindaco Giosuè De Rosa (Pd), che a Casoria non si scandalizzerebbe se il Partito democratico aderisse alla coalizione centrista contro il Pdl. Anche l’ex sindaco Giuseppe Albano (Pd) condivide l’idea, che però non piace ai giovani del partito e a Tommaso Girasole, ex consigliere comunale socialista confluito nello schieramento politico che fa capo a Bersani. E per una serie di motivazioni. Il Pd punta in maniera decisa alla discontinuità e al rinnovamento con la formazione di una lista in gran parte di under 40 e un candidato a sindaco (Fuccio?) che sia espressione della base del partito. E poi, il Pd non accetterà mai alleanze dove c’è il gruppo di Futuro e Libertà che presenterà nell’elenco per le comunali i consiglieri uscenti Francesco Russo, Salvatore Graziuso e Antonio Verre, tutti fuoriusciti del Pd, che anche per questa decisione si presenta, almeno inizialmente, fortemente ridimensionato nei numeri in questa campagna elettorale.Il Pd punta a dialogare con Sel di Fortunato De Rosa e Sinistra Critica rappresentata da Enzo Russo e Nando D’Anna. E il Pdl? L’ex sindaco Stefano Ferrara, vicino alle posizioni del presidente della Provincia, Luigi Cesaro, vuole a tutti i costi essere della partita e sicuramente non da comprimario. Bisognerà capire però le scelte che farà anche Gennaro Nocera, consigliere regionale fedelissimo del senatore Vincenzo Nespoli. Il Pdl, comunque, in questa fase dialoga bene con Mpa e Nuovo Psi. Ma i tempi sono ancora lunghi per parlare di accordo già chiuso. In ogni caso, al momento si profilano non meno di 336 candidati in corsa per il consiglio comunale, per soli 24 posti, e almeno quattro aspiranti alla poltrona di primo cittadino.

Casoria 19 febbraio 2011

Già raggiunto un numero alto di schieramenti in vista delle prossime consultazioni

LISTE, I PARTITI HANNO FATTO 13

I centristi cercano l'intesa con "Noi d'ARPINO"

Candidato sindaco all'Udc

Domenico Maglione 

Saranno almeno 13 le liste di candidati alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale che si terranno il prossimo 8 maggio. Ormai sono in fase di definizione gli schieramenti politici che si contenderanno la maggioranza nell’assise cittadina. Udc, Fli e Api, che numericamente raggruppano 11 dei trenta consiglieri uscenti, hanno già ufficializzato l’intesa. A loro potrebbero aggiungersi la lista di «Noi d’Arpino», di cui fa parte l’ex consigliere Mariano Marino, Idv che nell’assemblea cittadina era rappresentata da Raffaele Bene e Psi con il consigliere Ludovico Russo. Ma non finisce qui, perché al cosiddetto Terzo polo quasi certamente aderirà anche la civica «La Caravella» di ex fuoriusciti di An guidati dall’avvocato Nicola Sparavigna, già consigliere comunale. Alla corazzata centrista si opporrà il Pdl con il quale faranno quasi certamente alleanza con il Mpa e una lista civica. I giochi a sinistra pure sembrano abbastanza delineati con Sinistra e Libertà (rappresentata in città da Fortunato De Rosa), Sinistra critica e Pd uniti nel ruolo di outsider. Ma nel Partito Democratico c’è qualcuno ancora non convinto di questa sterzata decisa a sinistra che mira a dialogare con il Terzo polo. Ma per i giovani dello schieramento rappresentato dal segretario Bersani non ci sarebbero le condizioni per un’intesa con i centristi. «Il nostro obiettivo è di determinare una situazione di discontinuità con il passato per puntare decisamente ad un rinnovamento reale da affidare a rappresentanti under 40 - fanno rilevare alcuni iscritti al partito democratico - Abbiamo giovani pronti ad assumersi la responsabilità di guidare la città. E poi, rivendichiamo il candidato a sindaco». Nel Terzo polo, invece, c’è l’accordo anche sulla premiership: sono tutti favorevoli a scegliere un esponente dell’Udc come candidato alla poltrona numero uno del Palazzo di piazza Cirillo. Sulle alleanze, comunque, la contesa sarà tirata e fino all’ultimo. Molto incideranno probabilmente anche le valutazioni delle segreterie provinciali impegnate a stringere accordi di ferro per il Comune di Napoli e che inevitabilmente potrebbero condizionare anche le intese nei centri più grandi dell’hinterland, tra cui proprio Casoria.

Casoria 15 febbraio 2011

Mentre nel Partito democratico salgono le quotazioni e i consensi per Antonella Ciaramella

PDL: CORSA A TRE PER LA CANDIDATURA

Oltre all'ex sindaco Ferrara c'è l'ipotesi di investitura per Ferone e Iovine

Domenico Maglione 

Il tempo stringe e i partiti si affrettano per chiudere le intese e proporre le candidature per le elezioni del prossimo otto maggio. L’ex sindaco Stefano Ferrara chiederà al Popolo della libertà di essere nuovamente lui a guidare il gruppo, al quale potrebbe aggiungersi il Movimento per le autonomie, per la prossima tornata amministrativa. Ma la concorrenza non manca all’ex primo cittadino, da sempre molto vicino all’area politica del presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Il folto gruppo di consiglieri comunali uscenti che fanno capo al consigliere regionale Gennaro Nocera e al senatore Vincenzo Nespoli, tenteranno di veicolare sulla poltrona numero uno del Palazzo di piazza Cirillo, infatti, un proprio esponente. Il nome più ricorrente è quello dell’ingegnere Cesare Ferone, figura molto stimata in città e già consigliere comunale. Un ex sarebbe anche il cardiologo Luigi Iovine, pure lui a quanto sembra vicino alla cordata che fa capo a Nocera, e proposto da alcuni del gruppo per la leadership. Tra Partito democratico e Sinistra critica si tenterà, invece, un accordo su un volto nuovo. Le voci più ricorrenti sono quelle che riconducono ad Antonella Ciaramella, già candidata alle ultime regionali nel Partito democratico. Per il Terzo Polo i candidati in pectore sono più di uno: c’è Carlo Tizziani, vicesindaco nell’amministrazione guidata da Ferrara, l’ex primo cittadino Salvatore Graziuso e il più votato in assoluto alle ultime elezioni, Fortunato Polizio. Alla coalizione Unione di centro-Futuro e libertà-Alleanza per L’Italia potrebbe aggregarsi anche una lista civica di ex esponenti di Alleanza nazionale guidati dall’avvocato Sparavigna, già consigliere comunale. La situazione, comunque, sarà più chiara nei prossimi giorni quando potrebbe essere sovvertito anche qualche decisione che adesso appare scontata. Quello che è certo, al momento, è che l’ex sindaco Ferrara, che venerdì scorso ha provveduto al passaggio di consegne al commissario prefettizio Maria Rita Leonardi, non ha alcuna intenzione di mollare. E in una lettera aperta ai cittadini Ferrara ritorna pure sulle motivazioni dello scioglimento del consiglio comunale. «Ho più di un dubbio che chi mi ha mandato a casa l’ha fatto per amore della città o per l’interesse collettivo. La verità è che l’amministrazione rappresentava un enorme fastidio per tutti. Perché puntava a decretare la fine di un sistema becero, opposto alla clientela ed al “dominio” storico della vecchia casta politica, unita solo da interessi economici personali ed avversaria del nostro comune bene». E aggiunge l’ex primo cittadino: «Abbiamo dato fastidio perché non abbiamo voluto cedere ai ricatti dei soliti noti, perché non abbiamo voluto rappresentare e sostenere le loro richieste». Secondo Ferrara con la caduta dell’amministrazione comunale sono state bloccate una serie di iniziative e di progetti che avrebbero creato nuove opportunità di sviluppo, crescita ed occupazione. «Non mi fermerò perché la fiducia che ripone la gente nei miei confronti è tanta e ancora forte: continuerò a portare avanti quelle battaglie finalizzate a restituire dignità al nostro territorio, ingiustamente vilipeso in tanti anni di mala gestione. Resto a disposizione dei cittadini che per qualunque contatto possono telefonarmi: continuerò, infatti, a servirli volentieri».

Casoria 11 febbraio 2011

Oggi si insedia il commissario

IL CENTROSINISTRA SI RICOMPATTA "BASTA ERRORI"

Pd, Idv e Sinistra critica cercano intese forti per riconquistare il Comune

Domenico Maglione 

Sarà il prefetto Maria Rita Leonardi a prendere il posto del sindaco Stefano Ferrara - mandato anzitempo a casa l’altro giorno dopo le dimissioni di 16 consiglieri comunali - e a gestire la città fino alle prossime elezioni che si terranno l’8 maggio. Il Prefetto Leonardi ha svolto diversi incarichi dirigenziali presso le Prefetture di Ravenna, Enna, Ragusa e Palermo, dove ha ricoperto le funzioni di Capo di Gabinetto e di vicario del Prefetto. È stata incaricata, inoltre, di gestioni commissariali presso comuni siciliani e, per circa 10 anni, è stata addetta all’Ufficio dell’Alto Commissario per il coordinamento della lotta contro la delinquenza mafiosa. L’insediamento ufficiale è previsto per stamattina. I partiti, intanto, già sono in campagna elettorale mentre incalzano ancora i commenti sulle motivazioni che hanno determinato lo scioglimento anticipato dell’assiste cittadina. Pasquale Fuccio, capogruppo Pd, è esplicito: «È stata la vittoria dell’opposizione e di chi è stato sempre convinto, dal primo giorno, che questa amministrazione non poteva andare avanti. La coalizione di centrodestra non è mai stata in grado di governare e lo scioglimento era l’unica soluzione per uscire dall’empasse». Determinante alla sfiducia è stato anche il voto del consigliere Nando D’Anna di Sinistra Critica. «Era l’unico atto per azzerare un’amministrazione in agonia: non vi erano più le condizioni ormai per governare la città» dice Raffaele Bene (Idv). «Era ormai evidente il totale scollamento tra l’istituzione comunale ed i cittadini sempre più lontani dal ritenere di essere rappresentati da chi ha, invece, operato con logiche di gestione amministrativa tipiche di una fase storica di oscurantismo. L’ex sindaco, in totale spregio della democrazia pur non avendo una maggioranza venuta fuori dalle urne si è ostinato con un pericoloso gioco di alleanze temporanee a rimanere nella propria carica per mero esercizio di potere: una situazione inaccettabile» dice Mariano Marino, consigliere comunale di «Noi d’Arpino». Il Partito democratico ha diffuso anche un documento: «Siamo finalmente giunti alla conclusione di questa sciagurata ed improvvisata amministrazione di centrodestra. Per quanto ci riguarda siamo coscienti di aver bene operato in questi anni, di aver testimoniato coerenza in tutti gli atti amministrativi e che la ferma e indiscutibile opposizione abbia convinto anche chi si era fatto ammaliare dalle sirene di quest’amministrazione che la inadeguatezza della classe dirigente del centrodestra locale rappresenti un costante e reale pericolo per la città» si legge nell’atto allegato alla firma per lo scioglimento del consiglio comunale. E ancora: «Siamo coscienti pure che la sfiducia al centrodestra rappresenti solo il primo passo nella direzione di un pronto riscatto che la città merita e che spetti a noi innescare i processi sociali indispensabili affinché possa configurarsi una nuova era politica». Iniziano ora poco più di due mesi difficili e intensi in cui dovranno definirsi le alleanze e in cui non mancheranno colpi di scena. La città dopo quasi tre anni sarà amministrata nuovamente da un commissario prefettizio dopo la parentesi seguita allo scioglimento per camorra dell’ex giunta guidata da Giosuè De Rosa. Questa volta i tempi per rivedere una nuova amministrazione e un nuovo sindaco sono però decisamente più brevi.

Casoria 10 febbraio 2011

Dopo le dimissioni di sedici consiglieri e lo scioglimento anticipato

FERRARA ALL'ATTACCO: "TORNERO' AL COMUNE"

Ma Casillo lo condanna "La città è allo sbando ora serve una vera svolta"

Domenico Maglione 

«Sono dimissioni che non hanno alcun carattere politico. I sedici consiglieri che ieri con il loro gesto hanno determinato la sfiducia al mio operato hanno solo rovinato l’attuazione di un programma amministrativo che privilegiava la meritocrazia e puntava a risolvere i veri problemi della collettività: i risultati d’altronde sono sotto gli occhi di tutti». È amareggiato il sindaco Stefano Ferrara che ieri mattina è ritornato al Comune non fosse altro per salutare i suoi più stretti collaboratori e quanti, nei quasi tre anni di permanenza alla guida della città, a capo di un’amministrazione di centrodestra, gli sono stati più vicini. «È soltanto un arrivederci perché mi ricandiderò e ritornerò al Comune. Avrei voluto già adesso confrontarmi fino in fondo in consiglio comunale con chi invece ha preferito sfuggire al confronto dimettendosi e azzerando il civico consesso» conclude l’ormai primo cittadino di Casoria che nei prossimi giorni verrà sostituito alla guida della città da un commissario prefettizio che guiderà il comune fino alle elezioni che si terranno l’8 maggio. «La città è allo sbando: si sono raggiunti ormai livelli di insopportabilità non più sostenibili a causa di una gestione poco attenta ai bisogni della collettività» sottolinea Tommaso Casillo, che sfidò alle ultime amministrative senza fortuna Stefano Ferrara che vinse al ballottaggio. «Bisogna ora evitare gli errori del passato mettendo in campo una nuova e buona politica in grado di promuovere la crescita di giovani preparati e volenterosi di impegnarsi per risolvere le emergenze di questa città» conclude l’esponente politico ora coordinatore dell’Api. A dare il classico colpo di grazia all’amministrazione guidata da Stefano Ferrara è stata l’Udc che pure aveva partecipato alla sua elezione. «È venuto meno ormai qualunque presupposto per continuare un dialogo costruttivo e risolvere i problemi della città - afferma Francesco Saverio Trojano - Si è creata una situazione stagnante che mortifica le attese degli elettori che in noi avevano creduto per voltare finalmente pagina e veicolare questa città verso traguardi ambiziosi». Da oggi, intanto, i partiti già incominciano a guardare al futuro. I programmi sono pure sufficientemente delineati. Fli, Udc e Api hanno già un’intesa per formare un Terzo Polo forte e compatto mentre è di ferro il patto pure tra Pd e Sinistra critica. Il Pdl è chiamato invece a ricompattare le fila per presentare un rinnovato programma da sottoporre ad un elettorato che chiede da tempo una giunta stabile e duratura in grado di garantire una reale inversione di tendenza. Il conto alla rovescia per presentare candidati e programmi già è partito: trenta giorni prima del voto bisognerà ufficializzare tutto. Entro le ore dodici del 9 aprile la città conoscerà, quindi, i nuovi aspiranti consiglieri che si proporranno per guidare la città, tranne sorprese, per i futuri cinque anni.